Details
Nothing to say, yet
Big christmas sale
Premium Access 35% OFF
Details
Nothing to say, yet
Comment
Nothing to say, yet
The complexity of the character and the intrigue of the story are evident from the first scene. Donna Anna's first words are not just a cry for help from a woman who has suffered violence. She tries to hold onto the man, who wants to escape to conceal his identity, and calls him a traitor. Why? Because she recognized him as a family friend who should have respected her, but instead tried to take advantage of her? Or because she loves that fascinating man, who has angered her with his words and caresses, unlike Don Ottavio, and doesn't want to be abandoned by him? Is her desperate fury born from her recent ordeal or from the fear of falling back into the predictability of a mundane life? The persecution she threatens Don Giovanni with, is it the revenge of a victim of violence or that of a woman in love? In any case, she chooses to live according to her heart and independently in that society. Neither Da Ponte nor Mozart provide explicit answers to Già dalla prima scena emerge la complessità del personaggio e l'intrigio della vicenda. Le prime parole che donna Anna canta non sono proprio l'invocazione d'aiuto di una donna che ha sobbito violenza. Lei cerca di trattenere l'uomo, che vuole fuggire per non rilevare la propria identità, e lo chiama traditore. Perché? Perché l'ha riconosciuto come un amico di famiglia, che avrebbe dovuto rispettarla, e invece ha tentato di approfittare di lei? O perché lei ama quell'uomo affascinante, che l'ha arrabbivata con le sue parole e le sue carezze, come don Ottavio non ha mai saputo fare, e non vuole essere abbandonata da lui? E la sua furia disperata nasce dal suo brutto subito o dalla paura di ripiombare nella banalità di una vita prevedibile e scontata? La persecuzione che lei minaccia a don Giovanni, la vendetta di una vittima di violenza o quella di una donna innamorata? A quella società comunque lei va di vivere secondo il suo cuore e in autonomia? Né Da Ponte né Mozart danno risposte esplicite a queste domande, che lo spettatore non può non porsi.