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accadde una notte
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accadde una notte
benvenuti a questa nuova puntata di F4Fintv, il podcast della community di Fintv io sono Luigi e oggi insieme a Elia che è venuto, ciao Elia ciao Luigi parleremo di una delle commedie americane più importanti di sempre una di quelle che ha letteralmente fondato un certo tipo di approccio alla commedia sto parlando di Accadu una notte di Frank Capra che compie 90 anni quest'anno ma prima di adentrarci nella narrazione del film, la nostra concreta finta è stata realizzata a così breve distanza due delle sue lavore più belle, emozionanti e coinvolgenti del cinema sono i sensori dei rifrenti e non solo utilizzando però due registri completamente distanti tra loro il dramma e la commedia saluto ancora i nostri avvocatori come annunciato oggi parleremo di Accadu è una notte di Frank Capra 1934 film che è considerato insieme a ventesimo secolo di Howard Hawks l'inizio della screwball comedy dove per screwball si intende una commedia svitata, irregolare contrapposta alla sophisticated comedy quella di ambientazione aristocratica e raffinata è alternativa alla commedia slapstick quella che il cinema mutuo aveva consacrato come massima espressione del comico noi possiamo dire che il mito di Frank Capra per come ancora oggi sia giunto a noi nasca con Accadu è una notte infatti a dispetto dei luoghi comuni il suo cinema precedente era di gran lunga più sperimentale più cupo, più... anche direttamente collegato alla realtà sociale e politica dell'epoca non che il suo cinema successivo cioè quello a partire proprio da Accadu è una notte non lo sia ma quello precedente, quindi pre-1934 era un cinema che non faceva sconti a nessuno in cui erano presenti disastri, addirittura suicidi penso a film come quella certa cosa del 1928 penso alla nuova generazione del 1929 penso a Proibito, 1932 in cui si intrecciano dramma, commedia, melò, politica penso all'Amaro Tè del generale Yen del 1933 che fu tra i primi film a mostrare una storia d'amore interraziale ed è un melodramma tipico meraviglioso non so se tu Elia hai avuto modo di vederlo sì assolutamente, uno dei drammi più visionari oserei dire dell'epoca un vero capolavoro del genere anche perché l'Amaro Tè del generale Yen appartiene al cuore di un'epoca particolare di Hollywood ovvero la Hollywood cosiddetta Proibita sto parlando degli anni del Pre-Code ovvero una manciata di anni a cavallo tra il trionfo del Sonoro e l'effettiva entrata in vigore del famigerato Codice Eis in cui Hollywood dal livello industriale riuscì a trattare in una serie di pellicole alcuni temi molto caldi all'epoca con un piglio aggressivo e spudorato temi sensibili che poi sarebbero stati affrontati a Hollywood dal livello industriale in maniera così viva solo a partire poi dalla metà per non dire fine degli anni 60 sto parlando di film che non avevano timore nel mettere in scena il sesso, la violenza nel muovere critiche al sistema carcerario americano, al razzismo sotteso negli Stati Uniti che non avevano timore nel dipingere in maniera priva di scrupoli il mondo della criminalità o nel fare satira sulla mancata libertà delle donne possiamo dire che in quegli anni che vanno dal 27-28 fino al 1934 che è anche l'anno di Accadde una notte non ci sia stato tema caldo che questi film non abbiano trattato e parliamo di film che potevano anche contare su un apparato divistico tutt'altro che scontato pensiamo a volti come Marlene Dietrich, come Mae West, come Barbara Stanwyck, come Gene Harlow è stato un periodo, una stagione di Hollywood irripetibile in un momento anche molto delicato in cui il sonoro andava fermandosi in cui c'erano anche molti timori sulla morte del muto che era considerato il cinema puro il cinema perfetto, si temeva che il sonoro avrebbe corrotto il cinema trasformandolo in un mero teatro filmato questi film hanno contribuito a rendere il cinema straordinario quindi pensiamo a titoli come Piccolo Cesare, come Disonorata di Joseph von Sternberg come Nemico pubblico di Wellman, come L'angelo bianco sempre di Wellman come Proibito di Capra che abbiamo citato, come Scarface di Howard Hawks come Il diavolo nell'abisso di Marion Gerring, come Venere bionda, come Mancia competente di Lubitsch per arrivare appunto all'amaro tè del generale Yen, ma anche a Guerra bianca di Royden Root si è trattato dunque di una stagione irripetibile che nel 34 conosceva il suo tramonto tramonto dovuto anche a questi film, mi piacerebbe dire in particolare anche a causa di Scarface che insomma tra quegli citati fu quello che fece maggior scandalo e quindi perché voglio dire che Accade una notte segna una cesura nel cinema di Capra perché lui dopo aver realizzato La folia della metropoli nel 1932 e Signora per un giorno nel 1933 per cui ricevette la prima nomination agli Oscar per la miglior regia si imbatté tra il 32 e il 33, Trencapra si imbatté in Night Bus un romanzo dello scrittore statunitense Samuel Hopkins Adams pubblicato sulla rivista femminile Cosmopolitan in cui erano raccontate le peripezie di un uomo ed una donna durante un lungo ed estenuante viaggio in autobus attraverso vari stati del Nord America, degli Stati Uniti l'idea di farne un film però era molto complicata, di difficile realizzazione infatti questo racconto passò tra le mani di numerosi produttori, numerosi sceneggiatori che però lo scartarono perché lo considerarono non adatto a quelle che erano le esigenze del pubblico degli anni 30, dell'inizio degli anni 30 che dobbiamo ricordare è vero che erano gli anni del precodo a livello cinematografico ma erano anche anni duri, erano gli anni della grande depressione ed erano anni in cui il pubblico americano forse non desiderava che certi temi venissero spiattellati sullo schermo con una certa crudezza il pubblico dell'epoca, il pubblico americano dell'epoca desiderava andare in sala anche per sognare, non so se sei d'accordo Elia sono d'accordo con te Luigi su tutto Accadono notte vorrei ricordare anche io e di sicuro una delle commedie più importanti e influenti del panorama del cinema americano degli anni 30 nonché come detto te forse una di quelle che è meglio è riuscita a rappresentare e a raccontare pur tra le righe di un meccanismo leggero da commedia sentimentale il drammatico periodo storico in cui si trovava l'America durante la realizzazione della pellicola La Grande Depressione Difatti sotto l'aria scansonata, spensierate sul corso dell'opera si possono vedere chiaramente tutta l'inquietudine, l'insicurezza e l'angoscia della crisi economica allora in atto crisi che la maggior parte delle commedie dell'epoca, come hai ricordato anche te invece cercava di occultare il più possibile all'interno delle sue storie storie in cui i riferimenti infatti alla Grande Depressione venivano evitati con la massima cura e attenzione per poter proporre agli spettatori invece pellicole di puro disimpegno e intrattenimento pellicole vincolate da ogni realtà tangibile pellicole che potessero aiutare il pubblico a non pensare al degrado e all'orrore giornalieri pellicole che i protagonisti infatti erano spesso aristocratici, eleganti, ricolti e raffinati o comunque gente benestante dalle condizioni economiche più che stabili oppure personaggi coraggiosi e invicibili che riuscivano ad affrontare tutti i problemi che gli si ponevano davanti senza troppe difficoltà o complicazioni come in parte, d'altronde, anche nel Clark Gable del Caddo una notte personaggi che attraverso le loro avventure vicissitudini cinematografiche aiutavano la gente dell'epoca a resistere all'incubo quotidiano che era la vita in quel triste periodo il popolo americano infatti in quel periodo aveva un gran bisogno dell'ottimismo e della positività trasmesse dai film durante gli anni della crisi economica come riesce a raccontare, non so se si raccorda alla perfezione anche il capolavoro di Preston Stark, Si Dimenticati o nel cinema più moderno, anche negli anni Ottanta La Rosa Pulpura del Cairo di Woody Allen c'era un gran bisogno, all'epoca di pellicole che facessero sognare i spettatori statunitensi riempiendoli di speranza, di buon umore trasportandoli in un mondo aureo e dorato che gli regalasse un'ora e mezza di puro svago e di puro intrattenimento ne sono un esempio le commedie borghese di Lubitsch che te prima hai citato o le farse stravaganti, maliziosi ed eccentriche con Mae West o quelle anche, vorrei ricordare, con la coppia di investigatori Nick e Nora Charles coppia protagonista della serie di pellicole Giallo Rosa non so se la conosci, che è ancora oggi gustosa, dell'Uomo Ombra tutte pellicole che stavano, come ho già detto, però ben attente a non mostrare le tragiche condizioni finanziarie dell'America del Tempo il cinema aveva di fatti il compito, nonché l'importante responsabilità di aiutare le persone a dimenticare, anche se solo per un attimo i loro problemi, i loro guai così la sofferenza, la fame, il malessere, lo spaisamento o le diseguaglianze sociali anche, causati dalla grande depressione venivano affrontate all'interno del cinema americano dell'epoca anche perché farlo non era un'impresa ben vista né dal pubblico né quindi, tantomeno, dalle case di produzione ricordiamoci, per esempio, che nel 1940 il produttore Daryl Zanuck dovette lottare un bel po' con i finanziatori che controllavano la sua casa di produzione per poter dar vita al capolavoro di John Ford, Furore Hollywood elegò così in gran parte, infatti, ad altri mezzi in quali forse il teatro, la narrativa e la fotografia la documentazione del disastro nazionale documentazione che al cinema avrebbe sicuramente allontanato il grande pubblico dalle sale difatti pochi che provarono a trattare questo argomento all'interno delle proprie opere hanno incontro ostacoli di ogni tipo e a flop eclatanti basterebbe vedere l'esordio dietro la macchina da presa come regista, solista del grande George Cukor il marito ricco del 1931 uno dei primi film in cui si faceva un chiaro riferimento al crollo della borsa di Wall Street avvenuto nel 1929 film sicuramente coraggioso e ardito ancora oggi, peraltro, degno di interesse che però proprio per queste sue caratteristiche venne massacrato in fase di montaggio dalla casa di produzione che voleva rendere la pellicola più dolce e innocua nonchè meno ancorata alla realtà dell'epoca o anche Pranzo alle Otto sempre di Cukor, altro capolavoro immenso comedia cinica e sgradevole che trattava apertamente la disastrosa condizione economica della società statunitense degli anni trenta e che difatti si rivelò un clamoroso insuccesso al botteghino cosa che nonostante gli innumerevoli tagli imposti della produzione era caduta anche al dracitato e invalido ricco la gente, come ho già detto, quando andava al cinema aveva voglia di essere illusa di evadere dalla realtà aveva voglia di rilassarsi divertirsi e soprattutto di distrarsi cosa che finchè stiamo recensendo ovvero accadde una notte riesce a fare alla perfezione Fran Capra, difatti, con questa pellicola raccontando le vicissitudini dei due personaggi principali riesce a far sognare riesce a far divertire lo spettatore ma riesce anche allo stesso tempo a dar vita nonostante la leggerezza e la giocosità dei toni adoperati a uno spaccato sociale e realistico veritiero e non così confortevole e ottimistico come possa sembrare una prima visione cosa rara, ripeto, all'interno delle comedie americane dell'epoca pochi altri ci provarono tenendo riscontri positivi da parte del pubblico mi vengono in mente, per esempio alcune comedie musicali della Warner Brothers come il capolavoro 42° Strada grandissimo film o il gioiellino misconosciuto La Danza delle Luci comedie musicali in cui la componente sociale era comunque sempre presente comunque, tornando accadde una notte la protagonista del film interpretata dalla magnetica e deliziosa Claude Colpert ma davvero straordinaria forse in una delle sue migliori interpretazioni è qui un'aristocratica che, a differenza di quello che accade in tante altre comedie romantiche del periodo viene a contatto per la prima volta con la realtà del momento realtà fatta di degrado di miseria una realtà drammatica e spiacevole in cui le famiglie non avevano neppure i soldi per sommare i loro figli o per mettere qualcosa sotto i denti o in cui si era costretto a fare file chilometriche per potersi fare una misera alla doccia una realtà in cui la gente comune era costretta a rubare per poter campare per poter sbarcare il lunario realtà che Frank Capra riesce qui a mostrare la perfezione senza però mai perdere visto l'obiettivo principale della pellicola quello di intrattenere offrendo agli spettatori una remessa di gioia distrazione e allegria riuscendo così ad unire alla perfezione divertimento e ritratto e analisi sociale analisi sociale comunque mai eccessivamente enfatizzata e mai intrapresa con toni troppo crudi o eccessivamente sgradevoli ma sempre con umorismo e leggerezza il film infatti rimane una comedia leggera e divertente carica di amore, speranze e buoni sentimenti ma riesce anche ad essere come abbiamo appena visto un piccante spec dell'epoca in cui è stato realizzato rendendo così ancora più forte e credibile il suo messaggio di speranza e solidarietà il film infatti fu un enorme successo di pubblico inoltre, poi lascio la parola a Luigi concordo affinamente con quello che ha detto prima prima che intervenisse con il suo rigore moralista e bacchettone il codice di censura ICE il cinema hollywoodiano era molto libero e rilassato nei riferimenti al sesso così come lo era negli accenni più maliziosi e impertinenti e A Cazzo Una Notte ne è un esempio lampante difatti sorprendenti il metodo ricco di eleganza di raffinatezza con cui Capra riesce a comunicare all'interno della pellicola con stile quasi lubisciano la sessualità e le tematiche ad essa correlate rappresentati con un amicare appena percettibile attraverso sottili allusioni e metafori astute e ingegnose come le celeberi in memoria di Jericho la coperta che Gable mette tra le sue rette e quella della Colbert le notti passate insieme in motel simbolica barriera che permette ai due protagonisti di tenere a base i loro premi libitori e la loro crescente tensione sessuale da questo punto di vista si può dire che A Cazzo Una Notte sia forse l'opera più maliziosa e impertinente del regista non so se sei d'accordo alcuni dialoghi in osseguo alla natura scriuble della commedia che come disse il grandissimo Andrew Harris sex comedies without the sex cioè sono commedie in cui ci sono continuamente riferimenti sessuali tutti sfumati mai diretti però rappresentano un po' il cardine della comicità e questo avviene in un momento come sia io sia te abbiamo detto di passaggio perché il film è vero che rispecchia alcune delle norme previste dal codice EIS però dobbiamo ricordare che venne girato per la maggior parte nel 1933 con alcuni take che vennero poi rifatti all'inizio del 1934 però comunque è un film molto libero pensiamo alle mura di Gerico pensiamo alla scena in cui alla celeberrima scena in cui Clark Gable si spoglia quindi c'è tutto il sivarietto sulle modalità con cui ogni uomo si spoglie ogni modalità è identitaria rispecchia il carattere di ogni singola persona quindi accade una notte si configura come una critica lucida che capra insieme al sodale amico di una vita sceneggiatore Robert Riskin e anche all'occhio di Joseph Walker, direttore della fotografia che insomma sia Riskin sia Walker collaborarono con capra più di una volta, insomma dicevo è una critica che capra con Accad una notte rivolge nei confronti del pervenismo sterile degli Stati Uniti dell'epoca e questo aspetto però contrasta con l'anomea di capra che è giunta fino ad oggi oggi capra è considerato l'incarnazione del populismo della fiducia ipocrita e ributtante nella politica, nelle istituzioni è considerato il più grande esaltatore di falsi atteggiamenti, di principi democratici e promesse di civiltà di libertà di fratellanza nonché un regista di opere spesso non secondo me ma secondo appunto questa vulgata opere qualunquiste, opere populiste, opere superficiali, opere ingenue, ma nulla di questo è vero, tanto se consideriamo il capra pre Accad una notte, come abbiamo detto, l'amarote del generale Yen proibito eccetera quanto se guardiamo, o meglio, se sappiamo guardare, se vogliamo saper guardare Accad una notte e tanti film successivi come è arrivata la felicità, come l'eterna illusione, come anche certe pieghe di Mr. Smith va a Washington per non parlare poi della commedia nera arsenico e vecchi merletti, insomma, che di cui tutto si può dire, fuorché che sia un film buonista infatti alcuni dialoghi scambi di battute per il periodo erano irreverenti provocatori e alcune scene stavano di fatti scalpore nell'America pervinita dell'epoca, oltre a quella già citata anche da Luigi di Clark Gable a petto nudo, anche quella dell'autostop vorrei citare, poi divenuta proverbiale, citata e omaggiata a svariate volte nel corso degli anni, addirittura anche da Stan Lore e Oliver Hardy nella pellicola Gli allegri imbroglioni in cui a scoprire la gamba nuda per fermare una macchina e chiedere l'autostop è stadio in una scena davvero molto spassosa, e comunque Accad una notte vorrei riprendere questo discorso, è un film in cui il tema della sessualità, trattato dal cineasta comunque con leggerezza, disinvoltura e nonchalance, svolge un ruolo di primo piano all'interno della narrazione la crescente attrazione e tensione erotica che si instaura tra i due caratteri principali è lampante e viene messa in scena con una delicatezza sorprendente e un'alegria davvero travolgente Capra lavora molto sui dettagli e sui particolari, e riesce a ritrarre la passione e la sessualità attraverso piccoli gesti piccoli sguardi occhiali quasi impercettibili e sagaci in quanto allusivi scambi di battute aspetti che gli permettono di sovvertire e stutticare astutamente il perebenismo e bigottismo degli standard statunitensi del periodo, proprio come riusciva a fare un altro grande maestro, innovatore della commedia americana, il già citato da prima, sia da me che da Luigi Ernst Lubitsch in che può lavorare come mancia competente e a ben vedere in Accad una notte, come già detto, c'è qualcosa di lubitsciano, Capra sembra tener presente, sembra tener conto della lezione impartita dal cineasta tedesco o suo contemporaneo, cineasta che vorrei ricordare è stato fonte di ispirazione per alcuni dei più importanti e geniali, i registi di commedi del tempo, da Howard Hawks a Billy Wilde, tutti dicevano qualcosa anche Fran Capra, e Accad una notte è una prova evidente ho citato Lubitsch ma tra le altre influenze è possibile riscontrare anche qualche punto in comune, qualche affinità con le commedie francesi del periodo in particolar modo quelle di René Clair, o di Jean Renoir, come sono inoltre facilmente rintracciabili le influenze del cinema muto, cinema in cui Capra si è fatto le ossa per diversi anni, lavorando tra gli altri serviti dal grande comico del cinema non sonoro Henry Langdon il cui nome al giorno d'oggi è andato purtroppo a scomparire come quello purtroppo di molti altri comici del cinema muto ed è un peccato, e di questo comico vi consiglio di andarvi a recuperare qualche lavoro, in particolar modo le tre pellicole in cui è stato diretto da Fran Capra, perché sono dei veri e propri piccoli capolavori di comicità misconosciuti purtroppo, ma ancora oggi incredibilmente divertenti e comunque stavo dicendo, questa esperienza nel cinema muto ha influito notevolmente nella realizzazione in certe scelte stilistiche di molte opere successive di Fran Capra basti vedere anche la ricchezza di sketch slapstick in arsenico e vecchi merletti ed è riscontrabile anche in questa cazzo della notte, che Capra impartisce infatti di invenzioni visive e fisiche invenzioni comicità che si sposano alla perfezione con i due eti gli scontri verbali spassiosi, taglienti, ricchi di brio della coppia Gable Colbert Capra riesce a unire con grande maestria infatti più umorismo fisico e umorismo di parola dimostrando una maturità artistica e stilistica davvero ineccepibile, impeccabile maturità che il regista aveva già dimostrato in altre opere precedenti a questa, come Signora per un giorno o l'ho già citato la marottella generale Yen, ma che qui raggiunge davvero il suo culmine, Capra dimostra infatti una padronanza e una dimestichezza dell'utilizzo del mezzo e dei tempi cinematografici davvero notevole e ammirevole, rinnovando e perfezionando ulteriormente il suo stile e dando un esempio magistrale di tempismo ritmo e toni cinematografici confermando di essere uno dei cineasti più talentuosi e brillanti della sua generazione un personaggio senza il quale le sorte e il percorso della commedia americana non sarebbero probabilmente stati gli stessi che oggi tutti noi conosciamo farsi vedere l'influenza che Accaddo una notte ha avuto sulle commedie americane venute successivamente in pratica si può dire che tutte le commedie sentimentali venute in seguito debbano qualcosa da Accaddo una notte dalle pellicone con al centro i battibecchi tra Spencer Tracy e Catherine Ebbur copia che peraltro lo stesso Capra ha diretto in uno dei suoi film più sottovalutati Lo Stato dell'Unione, una piccola grande opera, una piccola grande opera che oggi nessuno conosce, che nonostante tutti i difetti gli consiglio di recuperare perché ha delle scene sorprendenti e comunque ha influenzato tutto il cinema successivo dalle commedie con Spencer Tracy e Catherine Ebbur alle screwball comedy con Cary Grant, tipo L'orribile verità di Leo McCary o La signora del venerdì, sempre di Howard Oak alle screwball comedy anche di Preston Stark fino ad arrivare anche a Woody Allen che tra pellicone ne ha molti calcio negli anni 80 e 90 vorrei inoltre ricordare che l'anno prima di Accaddo una notte Frank Capra aveva diretto La mortale del generale Yen che abbiamo già citato in precedenza ovvero uno dei melodrammi più insoliti cupi visionari del periodo prima non l'ho citata ma la sequenza onirica della mortale del generale Yen è davvero memorabile ha ancora oggi di grande impatto una scena che nel corso degli anni non ha perso un brisolo del suo fascino suggestivo e La mortale del generale Yen è un racconto sentimentale, estruggente e dei risvolti tragici con più di un rimando ai lavori di Sternberg un'opera con cui Capra dall'età aveva forti interpersonali in conflitto tra due culture diverse quella orientale e quella occidentale due culture diverse che però nonostante la loro diversità alla fine riuscivano a trovare un punto d'incontro un punto d'unione esattamente come in Accaddo una notte il regista riesce ad analizzare a rappresentare invece attraverso la storia e le schermaglie tra i due protagonisti lo scontro tra due classi sociali completamente distanti e proletariato scontro peraltro spesso al centro delle opere del regista ed è incredibile come il regista sia riuscito a realizzare a così breve distanza due delle storie d'amore più belle, emozionanti e coinvolgenti del cinema statunitense degli anni trenta e non solo utilizzando però due registri completamente distanti tra loro il dramma e la commedia dimostrano di essere così un'artista duttile e poliedrico capace di passare con disinvoltura una commedia piena di brio e di verve allucinanti controverse riuscendo a ricavare in entrambi i casi pellicole davvero sorprendenti a questo proposito mi sento di dire che il film si è una scribble comedy quindi in quanto tale ha numerosi anche elementi di romcom, di commedia romantica però il sottotesto che ne emerge è tutto poiché confortante noi vediamo chiaramente il volto di un'America segnata dalla povertà dalla disoccupazione, dal disagio anche dalla fame vera e propria pensiamo alla sequenza degli Oboz pensiamo a la frase del ritornello della canzoncina cantata i giovani innamorati non hanno mai fame pensiamo anche proprio il tema della fame è centrale in Accaduna Notte perché noi all'inizio del film vediamo Claudel Colbert che è un ereditiera che rifiuta il pranzo abbondante per fare un dispetto al padre ma poi qualche sequenza dopo vediamo appunto la madre di un bambino sulla sequenza dell'autobus vediamo la madre di un bambino che perde i sensi perché non mangiano da giorni quindi noi due vediamo anche i poliziotti con un volto tutt'altro che bonario vediamo i faccendieri un po' famparoni un po' così vediamo anche un'area di bigottismo da parte di di quelli che poi affittano la stanza a Colbert e Claire Gable per far passare la notte quindi se non sono sposati non vogliono lo devono dire di essere sposati per poter avere la stanza insieme quindi il film fa emergere il ritratto di un'America dell'epoca tutt'altro che ideale tutt'altro che bella tutt'altro che desiderabile e quindi Capra così come Robert Riskin sono riusciti a esaltare quello che è la commedia perché poi ricordiamolo la commedia non è un genere questo è un argomento che un po' avevamo già tratteggiato parlando del podcast dell'appartamento di Billy Wilder la commedia non è un genere ma è una tonalità di narrazione che va messa in opposizione non tanto al dramma quanto al tono serio qualsiasi genere cinematografico può essere declinato o in tono comedy o in tono serious e l'uso dell'uno e dell'altro non fa che suggerire allo spettatore come guardare agli eventi narrati se uso il tono serious vuol dire che devo guardarli con serietà cioè guardate che non c'è niente da ridere se uso il tono comedy come fa Capra in Accaduna Notte come non faceva prima del 1934 con ironia cioè non c'è nulla negli eventi raccontati che non possa essere preso col sorriso sulle labbra che era sì fondamentale come abbiamo detto per prendere il pubblico che non voleva ricevere ulteriori pugni nello stomaco in un'epoca storica già molto seria e problematica ma era anche un modo per far capire che la risata poteva essere uno strumento eversivo cosa che magari molti produttori dell'epoca d'oro di Hollywood non comprendevano fino in fondo anche perché ironia non è sinonimo di leggerezza ma sono d'accordo su tutto e vorrei aggiungere che è incredibile come Capra è andato a ritrarre e a raffigurare la perfezione nel corso degli anni attraverso i suoi lavori i tempi e la società in cui viveva e di cui faceva parte insieme delle sue opere va a formare di fatti un sagace affresco della società americana del periodo non so se sei d'accordo società di cui ha sempre mostrato dentro un marcato ottimismo che però spesso solo di facciata e nonostante lo spirito fortemente patriottico delle sue opere anche il lato più oscuro e corrotto molto più di altri suoi colleghi del periodo attaccandosi completamente dalle comedie folli svitate a volte quasi surreali frequenti all'epoca Capra ha infatti riuscito a dare vita a spaccati sociali molto più crudi e spietati di quanto possa sembrare in apparenza opere stratificate ricche di significati che dietro al loro ottimismo celavano una visione del mondo più cupa e sconsolata di quanto sembri Capra ha sempre guardato il mondo che lo circondava con un sguardo piuttosto critico e severo ma anche sempre creduto fortemente che le ingiustizie sorprusi che vedeva accadere fossero combattuti e risolti da qualità e da valori quali l'onestà la purezza e l'integrità morale valori che secondo lui potevano trionfare sul male e sul marciume della società in cui viveva società di cui il regista ha sempre mostrato anche gli aspetti come abbiamo appena detto più sgradevoli e spiacevoli società di cui dava una visione, ripeto, tutt'altro che confortante nonostante alla fine delle sue commedie il bene, l'amore e l'amicizia abbiano sempre la meglio e nonostante il messaggio di fiducia ed ottimismo che ha sempre lanciato agli spettatori come era Mr. Smith Washington in cui Scatola rappresentava un sistema politico e governativo cinico, corrotto e senza scrupoli è arrivata la felicità in cui un ricco ereditiero borghese che vuole usufruire delle sue ricchezze per aiutare i poveri e i bisognosi vittime della grande depressione viene considerato dalla società benpensante come un pazzo da invernare o la vita è meravigliosa e al personaggio viscido, sgradevole e meschino di Lionel Berryman, davvero grandioso lì, che fa un banchiere avido e dal comportamento ripugnievole, disposto a tutto per diarricchirsi alle spalle degli altri anche a commettere le azioni più bieche e infiles leali, e anche una calda una notte la rappresentazione della società americana non è tanto rassicurante e incoraggiante come sembra, perché se è vero che il regista riesce a rappresentare comunque l'America della gente, ricca di cittadini semplici altruisti, dal cuore d'oro che nonostante il periodo difficile non smettono mai di lottare e non perdono mai la voglia di scherzare, di andare avanti elogiando e risaltando come al solito la gente semplice e leale che crede e combatte per i propri ideali è anche vero che Capra mette in scena in Accadua la Notte un'America formata anche dalle stofanti, ciarlatani creduloni, come diceva anche prima Luigi, stupidi puritani e vili ricattatori, che ostacolano in continuazione il viaggio dei due protagonisti viaggio che di fatto è costellato di incontri spiacevoli con personaggi subdoli avidi, personaggi che pensano solo ai propri interessi e al proprio tornaconto senza però mai riuscire questo è interessante, a portare a termine i loro vecchi anni, i loro tentativi di estorsione ne ha un esempio il vicino e petulante corteggiatore incontrato dalla coppia sull'autobus che una volta rifiutato e allontanato non esita a trasformarsi in vile e subdolo ricattatore e che nonostante le apparenze che nonostante le apparenze da scapoli in cerca di avventure, si rivelerà poi essere un marito e un padre di famiglia famiglia di cui però non gli importa niente e che tiene in balo solo per potersi salvare la pelle e per impietosire quello che crede essere un feroce malavitoso, mostrando tutta la sua villaccheria e la sua bassezza morale verso un immagino altamente sgradevole che però gli autori si divertono a punire e a mettere in ridicolo, umiliandolo e sudefieggiandolo, facendolo allontanare piagnucolante e supplicante di fronte alle evidenti frottole raccontate gli lagevol che gli fa credere di essere un famigerato criminale senza tra l'altro provargeli in alcun modo e così gli autori fanno fare a questo personaggio così sgradevole la figura dello stupido e del vigliasco, lo puniscono così come viene punito dagli autori l'uomo che dà un passaggio ai due protagonisti in automobile e che non appena però ne ha l'occasione deruba e abbandona i due poveri malcapitati, al loro triste destino per poi però, se vi ricordate si è riacciuppato e malmenato da Gable stesso che si vendica derubando la sua volta questi caratteri secondari adesso concludo, che ostacolano il percorso e le avventure dei due protagonisti sono una chiara rappresentazione dei sopprusi e delle ingiustizie della realtà in cui viviamo, ingiustizie che rendono difficoltoso il giorno di complicazioni nel nostro percorso e nel nostro cammino ma che possono essere combattute e vinte dalle persone più semplici, oneste e pure di cuore questo è quello che sembra volerci dire Frank Capra, e questo è il messaggio che vuole dare al suo pubblico esortandolo a non arrendersi mai, qualsiasi cosa accada il bene, come ho già detto nelle commenti di Frank Capra, triunfa sempre e in questo modo il regista riesce a fare il suo spettatore un discorso carico di speranza e di fiducia per questo è un cinema che non solo fa sognare, ma aiuta anche ad affrontare la vita con più gioia, forza e con più sicurezza alla fine il cinema è anche questo migliorare l'esistenza di chi lo guarda e Frank Capra è stato uno dei personaggi che meglio lo ha capito e che meglio lo ha saputo mettere in alto sì, assolutamente io ho una domanda per te con la quale ci avviamo verso la conclusione, può sembrare presto ma è in realtà una domanda un po' complicata che richiede un po' di tempo prima di farti questa domanda, però ricordiamo insomma non stiamo qui a soffermarci su cose che tutti i nostri ascoltatori già sanno, cioè il fatto che Clark Gable fosse, avesse firmato il contratto con la MGM che poi lo aveva prestato alla Columbia che produsse Accaduna Notte insomma imperdinamiche di rilancio dell'attore così come Claudel Colbert, non era un volto notissimo all'epoca e anzi era disperatamente alla ricerca di ruoli che le garantissero la sopravvivenza artistica, io poi volevo aggiungere prima di fare la domanda che comunque Capra riuscì anche a infrangere alcune pratiche registiche dell'epoca lui quasi metà del film lo girò in esterni è vero che più che una scelta artistica fu una scelta produttiva perché il budget del film era molto basso, proprio perché i produttori non credevano che una storia ambientata su un autobus potesse veramente avere successo per i standard della Hollywood classica girare metà film in esterni quasi obbligando gli attori anche ad improvvisare oltre i dialoghi scritti roba che per l'epoca era veramente come quasi bestemmiare e dimostra la genialità di un grandissimo regista quale era Frank Capra il film vinse, è uno dei film come tutti sanno che vinse i Big Five cioè i 5 maggiori premi Oscar insieme a Qualcuno volò sull'unità del cuculo del 76 nel 76 e il silenzio degli innocenti nel 1992 miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura migliore attore protagonista e migliore attrice protagonista fu la prima vittoria per Frank Capra anche perché aveva, come abbiamo detto aveva ricevuto una nomination per Signora per un giorno, poi avrebbe vinto per Arrivata alla Felicità nel 37, avrebbe vinto di nuovo una terza volta nel 39 per L'eterna Illusione avrebbe ricevuto poi altre due nomination, una nel 40 per Mr. Smith per Washington, però perse perché vinse Victor Fleming con Via Colvento, nell'anno in cui tra i candidati c'era anche John Ford per Ombre Rosse che annata meravigliosa e poi Capra ricevette un'altra nomination nel 1947 per La Vita è Meravigliosa, ma non vinse perché vinse William Wyler per I Migliori Anni della Nostra Vita e voglio far presente che tra i candidati a Miglior Regia quell'anno c'era anche David Lean per Breve Incontro e Robert Ziotmak per i Gangsters, The Killers Signori miei, che annata, che annata che annata! Allora, la domanda che ti volevo fare, caro Edia, è questa. Noi è vero, consideriamo a livello di periodizzazione, a livello di storicizzazione, consideriamo Accaduna Notte come l'iniziatore della Screwball Comedy insieme a Ventesimo Secolo di Howard Oaks. Tuttavia ti chiedo, a tuo parere, soprattutto se confrontiamo il film con altre Screwball Comedy coeve o più o meno coeve dell'epoca, quindi penso all'impareggiabile Godfrey di Gregorio La Cava, l'adorabile nemica di Richard Bolesaschi, se pensiamo all'orribile verità di Lilio Mecchierei, se pensiamo a ma anche Susanna, che è vero che è Susanna del 38, quindi siamo già quattro anni dopo Accaduna Notte, però ti chiedo se forse in realtà Accaduna Notte non possa essere considerato in qualche modo una commedia romantica pura. Non proprio, Luigi. Il film è anche una commedia romantica, ma non è solo una commedia romantica. Infatti qua Rischi e Nefrian Capra riescono a dare vita a un miscuglio perfetto eravatemente guagliato tra romantismo e romanticismo, ma c'è molto altro nel film. Il film unisce vari generi con destrezza e abilità, devo dire. Nel film non c'è solo la commedia romantica, c'è la commedia di caratteri, c'è la satira di costume, c'è il ritratto sociale, ci sono anche degli allegri intermezzi musicali. Poi c'è anche un film musicale in alcuni frangenti. Gli intermezzi musicali del film riportano addirittura un po' il clima scansonato dei film dei fratelli Marx e sembrano anticipare i segmenti di alcune pellicole di John Ford e Howard Hawks. Poi c'è il road movie, che tra l'altro nel film è avvincente appassionante, c'è la commedia degli equivoci, c'è tutto questo, quindi è ampiamente riduttivo definire il film una commedia romantica anche se il miscuglio, ripeto, tra romantismo e romanticismo presente nell'opera è perfetto. Riesce a non scivolare mai né nella farsa né nel sentimentalismo più sdolcinato e stucchevole. La cacca della nota infatti si tiene all'aria il più possibile. Vorrei citare un momento Mario Monicelli che apprezzava il cinema di Frank Capra ma lo considerava un po' troppo melenso e sciropposo per i suoi gusti. Cosa che è certamente vera per quanto riguarda molte sue opere, ma non per quanto riguarda Cado una notte, in assoluto. Infatti se si riguarda attentamente l'opera si può notare quanto il sentimentalismo, pur essendo una commedia romantica, sia sempre trattenuto e frenato. In questo film Capra e la uscita di Dottore Riskin evitano sempre i facci di sentimentalismi, evitano sempre le melensaggini più stucchevole e ruffiane. Né un esempio è la sequenza, già citata da Luigi prima, del bambino affamato in lacrime sull'autobus che i due protagonisti decidono di aiutare donando lui gli ultimi soldi rimasti. Un altro cineasta avrebbe sicuramente calcato la mano sull'aspetto più patetico della situazione, in modo da fare impietogire e commuovere il pubblico in sala con metodi un po' subdoli e ricattatori. Cosa che invece Capra sta ben attento a non fare, dando vita a un segmento tenero, dolce, affettuoso e ricco di pathos nonché fortemente, ancora una volta, trattato alla realtà dell'epoca, ma che nonostante tutto non cade mai nell'eccesso lacrimevole, nel banale o nella facile retorica. Il sentimentalismo non esplode mai neppure nel finale, finale in cui Capra evita gli aspetti più sdolcinati che la situazione permetteva, realizzando una conclusione pungente e graffiante, trasformando un matrimonio in un caos folle e delirante, evitando coraggiosamente, peraltro, di mostrare la riconciliazione e la riappacificazione dei due protagonisti, e dando con il crollo delle famose mura di Jericho un altro bello sverleffo al puritanesimo e al bigottismo statunitensi. Ma d'altronde, in merito di questa fantastica riuscita, è anche in parte dovuta a una sceneggiatura davvero da manuale, vorrei ricordarla, opera di una delle pene più abili e argute del tempo, Robert Riskin, che vorrei ricordare è anche lo sceneggiatore preferito di Frank Capra. Riskin era davvero un maestro della sceneggiatura. Aveva incontrato Capra durante la lavorazione della Donna del Miracolo, nel 1931, trasposizione cinematografica di un suo drama teatrale, peraltro, e lo affiancherà infatti di seguito lungo tutta la sua carriera. Capra, infatti, aveva intuito, si vede fin da subito, le sue doti e il suo immenso talento. Aveva capito immediatamente che lo spirito dello sceneggiatore era molto affine al suo, e così dopo una prima collaborazione nata in maniera fortuita, non se lo vuole più far scappare, formando con lui un binomio che darà risultati davvero sorprendenti. A caldo la notte è forse il punto più alto raggiunto da questa collaborazione. Riskin riesce qui a creare un congegno semplice, ma davvero sublime. Nonché una macchina umoristico-sentimentale come abbiamo visto, perfettamente oliato e orchestrata, ricca di dialoghi sfumeggianti e scoppiettanti, pieni di brio e di verve, con una narrazione che è totalmente priva di sbavature o tempi morti, e che riesce ad essere condotta a un ritmo agile e scattante che non perde mai un colpo. Il film, come già detto, indaga si rapporti interpersonali e sullo scontro tra classi sociali, e riesce a fare attraverso un fuoco di fila di battute tutte sagassi e taglienti, alcune davvero fulminanti, con registrazioni comiche esilaranti che vanno sempre a segno, date anche alla grande cura, perizia e ingegno con cui sono costruite e messe in scena. Non è solo una comedia sentimentale, anche un film puramente comico in alcune sequenze. Riskin firma con questo forse uno dei suoi script meglio orditi e architettati, infatti, uno script che mostra il suo splendore e la sua perfezione fin dalla prima sequenza, quella del battibecco sulla nave tra Claudette Colbert e suo padre. Però ti chiedo, se tu andassi a togliere alla storia principale la componente romantica, cioè la storia d'amore, la storia principale subirebbe un grave contracolpo drammaturgico, o no? Cioè per questo motivo, secondo me, A Cado in Notte ha degli elementi screwball, certamente, ma soprattutto se paragonato ad altre commedie coeve o di poco successive è molto più romantica, è molto più romantica, puramente romantica, o no? Quello sì, però è un romanticismo è un romanticismo che non scivola mai, come ho detto nel sentimentalismo, è un romanticismo molto leggero, ovviamente se togli il romanticismo dalla pellicola la storia crolla, crolla inesorabilmente, però anche se mostrava magari Capri, invece della storia d'amore tra loro due, una storia d'amicizia, invece se lui invece di accompagnare lei dal padre accompagnava, che ne so, un aristocratico che doveva raggiungere la sua mente e che aveva bisogno di aiuto, probabilmente il film non avrebbe intaccato più di tanto alla fine sul risultato finale, avrebbe avuto, come si dice, sarebbe stato raccontato in un altro modo, ma il succo per me sarebbe rimasto più o meno lo stesso, questo penso. Bene, Lia, ti ringrazio per aver precisato, per aver chiarito i miei dubbi e per aver precisato alcune inesattezze, io direi che possiamo passare i saluti grazie a te, grazie a tutti quelli che ci hanno ascoltato, io invito tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui ad acquistare ogni martedì in edicola il settimanale Fintv, ad iscriversi alla community fintv.it grazie Lia, grazie a te Luigi, e a risentirci alla prossima puntata di F for Fintv.