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PODCAST N.59 - UN CAFFÉ IN BIBLIOTECA

PODCAST N.59 - UN CAFFÉ IN BIBLIOTECA

Evaristo TisciEvaristo Tisci

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Trovare il tempo per un caffè con me stesso...

Podcastnarrationmonologue

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The speaker talks about how it can take days before they feel the desire or need to write something. They find writing to be a form of liberation and self-analysis. They compare their thoughts and emotions to an unorganized library, and they need to categorize and dust off the books to find the right place for them. They mention how recent events have kept them from finding time to write, but now they finally have the time to sit in a library and enjoy a cup of coffee while reflecting on their past and future. They mention their name is Evaristo Tisci and the podcast is called "Perché, ma forse lo cambio" (Why, but maybe I'll change it). Può capitare che passino svariati giorni prima che ritorni la voglia o la necessità di scrivere qualcosa. Sensazioni, pensieri, riflessioni, emozioni o semplici stati d'animo spesso si rincorrono e si sovrappongono impetuosamente, e non sempre riesco a fissarli su un foglio di carta o in una pagina Word. Eppure fermarsi a fare i conti con me stesso e col mondo che mi circonda è per me una forma di liberazione, di autopsicanalisi o magari solo un modo per riordinare le idee. Così come spesso mi accade, mi ritrovo a dover fare ordine cercando di dare un senso logico e il giusto peso alle parole che meglio possano descrivere i concetti che voglio esternare. È come trovarsi di fronte ad una enorme libreria con moltissimi libri che però non sono riposti e divisi con un criterio coerente, che so, per generi, scrittori, argomenti o più banalmente in ordine alfabetico. Questo comporta dover tirare tutto giù, classificare e catalogare di nuovo tutti quei volumi, toglierne la polvere ed infine trovare loro il giusto posto. E facendo tutto questo ci si può imbattere in testi dei quali si era persa la memoria. Bello ed affascinante è anche fermarsi ad aprire e sfogliare quel libro che tanto ci aveva appassionato e segnato in un preciso momento della nostra vita. O viceversa, riprendere il filo interrotto da pochissimo tempo perché troppo indaffarati da altre incombenze che inevitabilmente ci distraggono e ci portano altrove. Quello che ho vissuto negli ultimi due mesi mi ha portato lontano dal trovare del tempo per me attraverso la scrittura. Il rinnovo di alcuni ambienti della casa, la partenza verso i luoghi delle mie origini per il periodo natalizio, tumultuosi cambiamenti di procedure e di persone su luogo di lavoro sono le cause più evidenti, accompagnate dalla mia nota pigrizia che ha fornito il giusto alibi per non voler trovare il tempo per un caffè con me stesso. E l'ora per questo caffè è finalmente giunta. Sedersi in un tavolo della biblioteca e sorseggiare la miscela scura e fumante, guardando la grande scaffalatura che aspetta di essere nuovamente riempita dai tanti piccoli e grandi volumi che costituiscono il mio vissuto, presente e passato, ma soprattutto quella combinazione di percezioni, sogni e aspettative che mi accompagnano verso quel misterioso e affascinante sentiero chiamato futuro. Sono Evaristo Tisci e questo è il mio podcast che si chiama Perché, ma forse lo cambio.

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