Details
redigio.it/dati2511/QGLN1010-Varano-Borghi-07.mp3 - L'epoca dello splendore urbano - - AUDIO - 6,55 -
Big christmas sale
Premium Access 35% OFF
redigio.it/dati2511/QGLN1010-Varano-Borghi-07.mp3 - L'epoca dello splendore urbano - - AUDIO - 6,55 -
The website www.redigio.it continues the story of Varano-Borghi, a time of urban splendor. The urban layout was rich and diverse, with innovative housing models. Each building and town had high-quality decorations, creating a magnificent urban ensemble. The decorations used varied extensively, from painted arches to wooden mantovani, showcasing the attention to detail in the facades. The buildings along Via Marconi also displayed elaborate decorations, such as painted cornices and a classical-inspired hotel loggia. Even the more peripheral buildings had unmatched decorative richness, like the "red band" building with exposed brick arches. The Mont Cucco house showcased a decorative style inspired by Romanesque architecture. Newer constructions, like the palazzi on Via Trieste and Casa Comunale on Via Nazario Sauro, also displayed rare beauty in their stone facades and brick arches. The new church took inspiration from the Collegiate Church of Castiglione Lona. These buildings www.redigio.it e la storia continua Varano-Borghi, l'epoca dello splendore urbano La grande ricchezza dell'assetto urbano, la grande varietà delle tipologie e l'innovazione che queste hanno apportato al modello abitativo devono poi confrontarsi con la ricerca del bello che caratterizzava ogni edificio e paese. Ciascuno di essi presentava decorazioni di elevata qualità, senza ripetizione, in un assieme urbano di grande splendore. Il repertorio delle decorazioni impiegati era tra i più vari, senza ripetizioni, a partire dalla piazza, con due edifici identici che si fronteggiavano con decorazioni uguali e di impronta eclettica, con fregi, lesine dipinte, archi trionfali, con mantovani in legno poste sulle gronde di presevolissima fattura, con le mensole agli angoli, tutto il paese era un fiorire di ricercatezza nella decorazione delle facciate. La piazza, grazie ai due edifici fronteggianti, diveniva dunque un luogo di rara bellezza per l'epoca e gli alloggi che vi si affacciavano acquistavano un carattere veramente forte e paragonabile a quello delle decorazioni della Villa Borghi, ma questi edifici non erano certamente gli unici a mostrare una grande ricercatezza. Si pensa infatti agli edifici lungo l'attuale via Marconi, edificio a sud con le due sue fasce decorate a marca piano, e i suoi cantonali dipinti, le cornici dipinte, che definivano uno sfondato prospettico della facciata, e ancora su via Marconi, l'edificio verso nord, la cui decorazione, vieno eclatante, era integrata dallo splendido loggiato dell'albergo, raro esempio di architettura di ispirazione classica applicata a tipologie di si fatta natura. Anche gli edifici più periferici rispetto alla piazza erano caratterizzati da una ricchezza di decorazioni senza confronti. Si pensi alla cosiddetta fascia rossa, edificio tipologicamente e funzionalmente richiamato alla ruralità, con le sue fasce e il suo coronamento in mattoni a vista, con gli archi in mattoni, e si pensi ancora di più al Mont Cucco, la casa dei contadini, dove la perifericità è in funzione e contrastano con un impianto decorativo ispirato all'architettura romanica, con le bifole, con il portale centrale, con la quadrettatura sulla facciata realizzata in graffitto sull'intonaco, e si pensi poi agli splendidi sfondati svasati nelle aperture, esempio nobilissimo di architettura residenziale che certamente non ha alcun confronto con gli altri edifici della zona. Anche gli edifici di costruzione più tarda, come i cosiddetti palazzi nuovi sull'attuale Via Trieste e l'edificio lungo la Via Nazario Sauro, chiamato la Casa Comunale, rappresentano esempi di rara bellezza, seppur con l'impiego di tecniche e di decorazione ancora diversi. I palazzi nuovi con le sue facciate di pietra da calce a spacco, con le fasce e gli archi in mattoni, la Casa su Via Sauro, nella quale la decorazione in mattoni a vista raggiunge apici di rara bellezza, con timpani, rose, cornici, archi, che richiamano un'architettura di ben più nobile rispetto alle caratteristiche più comuni delle case operarie. Le stesse caratteristiche decorative furono usate per la nuova chiesa, prendendo spunto dalla collegiata di Castiglione Lona, uno dei più famosi esempi quattrocenteschi di architettura religiosa lombarda. Il progetto, redatto dall'architetto Paolo Cesa Bianchi, venne concretizzato da maestranze e scalpellini locali. Riguardo a questi ultimi edifici, vale la pena di formulare ancora qualche riflessione sulle caratteristiche tipologiche. Siamo in presenza di esempi pressoché unici per l'epoca. Con i palazzi nuovi si sperimenta la tipologia a blocco, assai rara in ambiti extraurbani, con loggiato centrale di distribuzione degli alloggi e con la casa comunale si conferma, con maggiore enfasi, una tipologia distributiva già sperimentata in altri edifici varanesi. Una torre scala esterna distribuisce il volume principale e in tal modo è completamente utilizzato per gli alloggi. La ricchezza architettonica e tipologica sperimentata in Varano, Varano Centro, trova poi alcune nobili applicazioni anche in Bofalora. Gli edifici su Piazza Unità d'Italia e in Piazza Duca d'Aosta proseguono nell'esperienza della tipologia a blocco, riprendendo con pari dignità rispetto ai casi descritti lo schema distributivo della torre scala e rimane splendido l'esempio della torre scala affiancata da allogge realizzate con volte in mattoni, su pilastri e archi rivassati visibili ancora oggi nella sua grazia. www.redigio.it E la storia continua...