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QGLN1163-Lago-Comabbio-02
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QGLN1163-Lago-Comabbio-02
The transcription is about the history of the Comoabbio lake and its importance during the Austrian domination. The locals had a good relationship with the Austrian occupants, as shown by their support of Vittorio Emanuele II's call for Italians to acquire a million rifles. The people of Ternate also supported Garibaldi during his military operations in the Varesotto region. The Garibaldini found refuge in Ternate and Osmate during their advances in 1859. The Villa Leonardo, owned by the Borghi family and later the Bongiasca family, is a prominent residence in Ternate. The landscape has been altered by the cement factory and lime quarries, but there are still pockets of natural vegetation. Sansepucro, a rural area, was once an important monastic center. The events in Sansepucro are tied to the Comitato del Seprio and the Archbishop of Milan. The religious influence in the territory began with the Benedict www.redigio.it e la storia continua nei laghi varesini c'è anche il lago di Comeabbio cominciamo a conoscerlo fu il comune più importante della zona fin dall'epoca della dominazione austriaca tanto essere dotato di pretura e di carcere giudiziario dobbiamo pensare che gli occupanti asburgici non lasciarono una cattiva memoria di sé presso la popolazione locale se è vero che nel novembre del 1859 alla vigilia della spedizione dei Mille i maggioristi ternatesi risposero all'appello di Vittorio Emanuele II che chiedeva agli italiani l'acquisto di un milione di fucili deliberando l'elargizione della lauta al somma di lire 25 quando un solo fucile ne costava 30 e forse i ternatesi non avevano dimenticato l'esperienza dell'agosto del 1848 quando Garibaldi che aveva scelto il Varesotto come teatro delle sue operazioni militari anche contro il parere di Carlo Alberto fu inizialmente accolto con calore dai cittadini varese questi ultimi però smorzarono ben presto i propri entusiasmi di fronte a pretese più concrete da parte del generale tanto che più tardi questo ebbe a lamentarsi del poco affetto di quella popolazione per la causa nazionale fu proprio in questa occasione come abbiamo già visto in precedenza che Garibaldi per sfuggire dal cerchiamento austriaco scese a sud di Bodio arrivando fino a Ternate 23 e 25 di agosto del 1848 da dove riuscì poi a scappare verso Morazzone attraverso Mornago e Caidate nel territorio di Ternate e della vicina Osmate i Garibaldini trovavano comodi rifugi anche nel maggio del 1859 in occasione della loro avanzata in direzione varese contro le truppe del generale Urban per loro non doveva essere difficile trovare ospitalità non solo nei cascinari della zona ma anche nelle ville signorile che già in quei tempi costellavano il territorio a cavallo dei laghi di Comabbio e Monate forse la più bella delle dimore ottocenteschi di Ternate è la villa Leonardo costruita proprio sulla cima della collina calcarea in cui sorge il centro del paese il suo parco ricco di pregiate e senza arbore digrada dolcemente verso il Sansepogro mentre la villa è parzialmente visibile dalla piazza del paese essa appartiene ai Borghi la famiglia che per più di un secolo ha legato le proprie sorti al lago di Comabbio e poi ai conti Leonardo di Casalino che pur ricedendo a Roma presso la corte di casa Savoia si legavano spesso a Ternate qui furono ospitate almeno due sovrane la regina Elena di Savoia e la regina Giovanna di Bulgaria successivamente la villa passò ai Bongiasca di Milano attuali proprietari che avevano dato inizio allo sfruttamento delle cave di calce nella collina ternatese sul versante che guarda verso il lago di Monate il cementificio, le fabbriche di calce e le edificazioni e i villetti hanno senz'altro contribuito a modificare i lineamenti del paesaggio naturale di quelle zone dal punto di vista vegetazionale nella parte settentrionale del territorio ternonese e si incontrano anche un paio di fustaie con prevalenze di calce rosse, fini esotici e abeti rossi frutto evidente dell'opera dell'uomo mentre dell'abitato fino sulle sponde del lago si incontrano solo robinie, querce e qualche ontano effrasino queste ultime essenze si trovano poi perseguendo verso Sansepucro che oggi è un nucleo rurale di Cascine ma che in passato era un importantissimo centro monastico sorto sulla strada verso la Svizzera per parlare delle vicende religiose di Sansepucro bisogna risalire all'undicesimo secolo quando il Comitato del Seprio estendeva fin qui le sue proprietà fondiarie con le due capisaldi politici di Angere e soprattutto di Brebbia quest'ultima in particolare dopo essere stata vicus romano fu centro di una pieve dominata dall'arcivescovo di Milano che possedeva pure un importante castello ora scomparso del quale si poteva comodamente controllare i traffici che passavano lungo il percorso Milano-Svizzera bisogna anche ricordare che la prima importante penetrazione religiosa nel territorio del Verbano sud-orientale era venuta nel IX secolo quando il monastero benedettino di San Pietro in cielo auro di Pavia aveva fondato in epoca carolincia il monastero di Santonato di Sesto Calende vero punto nodale per il controllo di una serie di traffici non solo religiosi la cosa ovviamente risultò molto sgranita alla chiesa ambrosiana che pur simulando un certo distacco si intogliano in modo di limitare l'influenza dei monaci pavesi in queste zone milanesi e la storia continua con la prossima puntata