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QGLN1192-Lago-Varese-01

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redigio.it/dati2512/QGLN1192-Lago-Varese-01.mp3 - Il Lago di varese - 7,09 -

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Transcription

The transcription discusses the history and description of the Varese region and its lakes. It mentions various travel guides and their portrayal of the landscape. The Forte Dorino is highlighted as a prime viewpoint for the Varese Lake, as well as the Milan-Varese highway. The settlements and cities around the lake are predominantly located on the northeastern side due to environmental factors. The passage also mentions the silk industry and the hardships faced by women workers in the past. The history of the lake is said to continue in the next episode. www.redigio.it e la storia continua Il lago di Varese Nella prima edizione di Handbook for Travellers Italy a comlenza 1870 meglio conosciuto come Baedeker della regione Varesina è appena sfiorata dall'autore che però si premura di raccomandare la visione di alcuni laghi La percezione e la descrizione in chiave oleografica del nostro territorio si fanno però più evidenti non solo nelle successive edizioni nella famosa guida tedesca ma soprattutto nei manuali turistici La Guida d'Italia del Touring Club Italiano 1914 definisce il giro dell'Ario, del Ceresio e del Verano come uno dei capisaldi del viaggio in Italia La fruizione del paesaggio come puro spettacolo tipica del turismo di fine secolo si accentua quando si parla di panorami viste, superbe e di laghi gemme incastonate sicuramente abbondanti nella regione Varesina Risulta difficile immaginare che un Verdi o un Carducci ma tanto per citare alcuni tra i nomi più illustri viaggiatori potessero villeggiare nel Varesotto con il Baedeker in tasca ma così avvenne davvero La realtà di oggi non è così rosa come veniva presentata in quei manuali ma è certo che il viaggiatore moderno può ovviamente trovare motivazioni più razionali per il suo peregrinare Ci sforzeremo quindi di accompagnare l'ascoltatore in un viaggio ideale attorno ai laghi del Varesotto a metà strada La ricerca del tempo perduto e l'approccio a volte poco piacevole ma pur sempre interessante con il presente Chi vuole avere una visione complessiva del vaccino del lago di Varese è bene che si porti in alto Il punto migliore è il cosiddetto Forte Dorino ovvero quella gobba che è denominata dai geografi e dai cartografi ultima propagine del gruppo Caccario del Campo dei Fiori si protende in direzione del Lago Maggiore Da un'altitudine di metri 1139 è possibile abbracciare in un solo sguardo rivolto verso sud non solo il lago di Varese ma anche quello di Comabbio, di Monate ciò che rimane del laghetto di Biandronno A nord-ovest invece si snoda tra valli e montagne il Verbano mentre tutto attorno a Semicerchio nelle mattine terze e ventose si distinguono a una ad una le cime delle Alpi e delle Prealpi dal Monviso a Monterosa fino alla griglia settenzionale Il lago di Varese con una forma appena arcuata si stende ai piedi del Campo dei Fiori che vi si specchia interamente dalla gobba del Forte di Orino a ovest fino a Sacromonte a est Un altro punto di osservazione del lago visto però in senso longitudinale è il tratto finale dell'autostrada milanese Milano-Varese di lì si può avere una visione precisa sia della conca lacustre sia delle movimentate modellazioni operate dal passaggio del ghiacciai del Quaternario È interessante a questo proposito notare che gli insediamenti umani e tra questi la stessa città davarese sono sorti prevalentemente sul nord-orientale del lago per ragioni di natura ambientale esposizione al sole maggiore articolazione delle sponte lacustri ricchezza di corsi d'acqua provenienti dal Campo dei Fiori terreno più adatto alle coltivazioni Chi invece non intende sottoporsi a sgradite scarpinate per godersi la visione del lago può in auto percorrere ritroso la via seguita dalle operaie che a cavallo dall'Ottocento-Novecento lasciando di bonora i propri paesi al sud di Varese si recavano a lavorare nelle grandi filate poste tra Gavirate e Caciago L'allevamento del bacco da seta si era diffuso ampiamente in Lombardia e in particolarmente nel Varesotto che per opera del famoso Veneziano diventato poi cittadino di Varese Vincenzo Dandolo autore di un trattato su l'arte di governare i bacchi da seta 1315 Al mattino, presto, a piedi, su carri o anche su barche provenienti dall'altra sponda del lago le donne dirette agli uffici si sottoponevano a fatiche massacranti in cambio di retribuzioni da fame Durante il viaggio un po' per svegliarsi un po' per sfogare le proprie tensioni intonavano canzoni già in voga presso le filandere della bassa padana è un'ingenua strofa dall'incerta grammatica e dal finale che ci lascia un po' perplessi e ci è stata trasmessa da una vecchia filandera di Bobbiate andava alla Filanda a lavorare a guadagnare il pane con sudore l'ho vista ieri a far l'amore in compagnia dei marinai Ma la storia del lago non finisce qui perché continua con la prossima puntata www.redijo.it e la storia continua

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