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Varano Borghi - i toponimi

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Varano-Borghi is a municipality in the Varese province, located near Lake Comabio. The name Varano is likely derived from the Latin name Varius, with the suffix Anus. The addition of Borghi in 1906 pays tribute to engineer Paolo Borghi, who created a cotton processing plant in the town. Bufalora is an elevated area south of the town, while Costa is a long strip of land along Lake Comabio. Dandalo is an old toponym that may refer to a small area where cobblers worked. Funtanash is an area with underground springs that provide water to the town, while Funtanit du Bel was a place where women used to wash clothes. Gaggio used to be home to two farms and is now a residential complex. La Malpaga is an area near the cemetery known for its unproductive soil. The Stabilimento de Varane was a large industrial center built in 1813 www.rediso.it e la storia continua. I toponimi di Varano-Borghi. Varano-Borghi, 281 metri sul livello del mare, 3,32 chilometri quadrati, 2400 persone. Varano-Borghi. Varano-Borghi è un comune della provincia varese, situato a 14 chilometri a sud ovest del capoluogo sulla sponda nord-est del lago di Comabio. Il toponimo Varano, in dialetto Varan, è con tutta probabilità un prediale da riferirsi al gentilizio latino Varius, con il suffisso aggettivale Anus. La specificazione Borghi, aggiunta nel 1906, è un omaggio all'ingegner Paolo Borghi, nativo del luogo, esimio cittadino, creò un grande stabilimento per la lavorazione cotone, che diede lavoro a molte persone in tutto il nord Italia. Bufalora. Nel locale è nota come Bufalora, un tempo nominata sulle carte anche come Bufalora. È un'ampia zona leggermente rialzata a sud del centro del paese, che si estende su una propagina di terra a ovest della Tordiera. È una voce largamente attestata in Lombardia. Costa. È una lunga lingua di terra che si affaccia sul lago di Comabio e porta dal vecchio stabilimento sulla piazza del paese. La voce è ampiamente diffusa in Lombardia, anche qui derivati come Costina, Costone, Costino. Dandalo. Toponimo registrato solamente nelle carte del cessato catastro Lombardo del 1806 e non più conosciuto oggi dagli abitanti del comune. Ipotezzando un errore nella trascrizione cartografica, il nome potrebbe fare riferimento al dandalo, che è uno strumento di ferro utilizzato dai calzolai per lisciare la suola delle scarpe. Con questo nome, forse, si designava una piccola zona del paese che ospitava le attività dei calzolai. Il Funtanash. È una zona a sud del centro abitato, dove sono presenti due sorgenti sotterranee che forniscono a tutt'oggi una parte dell'acqua al comune di Varanno Borghi. Sopra questa località, infatti, sono state costruite le pompe idrauliche atte a rifornire il paese. Il Funtanit du Bel. Un'area sulle sponde orientali del lago di Comabio, dove, fino ai primi degli anni 30 e del 1900, le donne andavano a lavare i panni. Quest'area era composta da tre rastroni di pietra posti come lavatoio, che si immergevano nelle acque del lago. Il sintagma, che costituisce il toponimo, è un chiaro riferimento a uno o più fonti d'acqua. Funtanit, infatti, designa un nome plurale. Lo specifico, invece, risulta poco chiaro. Alcuni abitanti del paese interpretano il nome come Fontane delle Belle, Belle Signore, con una sorta di irrotazione. Il Gaggio. È una zona che un tempo ospitava due cascine e oggi ospita il più grande complesso residenziale del paese. Questa zona si trova sul confine con il comune di Casale Litta e con la località di Villa Dosia, al sud est del paese. Lo sviluppo di quest'area ha fatto sì che oggi gran parte di questo territorio sia amministrativamente gestito dal comune di Casale Litta. La Malpaga. È un'ampia località ridosso dal cimitero comunale. Un tempo quest'area era una delle poche coltivate, anche se il terreno non era molto produttivo, a causa di un terreno particolarmente arido. Da qui, con molta probabilità, il suo nome, Mal-paga, come poco registizio. Quest'area, dopo essere stata quasi completamente trascurata dall'uomo, è oggi sede di grandi ville residenziali. Lo Stabilimento. Noto anche come Stabiliment de Varane. Sorto nel sud del paese nel 1813 per volere della facoltosa famiglia rinianese dei Borghi, già proprietari di ampie zone di Comabio, Ternate e Cogeno, nonché della stessa Varano. Questo grande centro industriale ospitava laboratori di tessitura e filatura, dando lavoro a migliaia di persone, non solo a Varano. Da questa attività la famiglia Borghi partì per sviluppare la propria fortuna economica che la porterà ad ampliare Varano e a rimodellarla, secondo le esigenze dello stabilimento, nella forma urbanistica che assume ancora oggi. L'attività di tessitura durò per più di 100 anni. Oggi lo stabilimento è stato in gran parte smantellato e le poche parti ancora funzionanti, comprate da nuovi proprietari, svolgono l'attività di assemblaggio di materiali di plastica e telai. La vigna secca In dialetto, noto come Vigne Sec, la località posta a pochi metri a nord del cimitero comunale e ha ospitato, fino agli anni 70 e l'anno 200, coltivazioni di gelsi per l'allevamento dei bacchi da seta. Il toponimo è molto ricorrente, anche se in questo caso particolare non sembra esserci una diretta corrispondenza con la coltivazione della vite. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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