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www.redijoe.it e la storia continua. Milano e l'Arcivescovo d'Aperego e anche Legnano e l'Arcivescovo d'Aperego. Leone d'Aperego morto a Legnano il 14 ottobre 1257 e lì sepolto. A Legnano nel secolo XVI c'era una tradizione che diceva che Leone d'Aperego era sepolto non nella chiesa del Salvatore ma nella chiesa di Sant'Ambrogio. Il prevosto Agostino Pozzi nella sua storia delle chiese di Legnano nel 1650 scrisse questo sepolto nella chiesa di Sant'Ambrogio qui di Legnano con poca pompa e mentre a tempo di San Carlo si riedificava questa chiesa di Sant'Ambrogio fu trovato il corpo di questo Arcivescovo Leone sotto un volto del muro poco elevato da terra, tutto insiero in un grosso tronco di arbore escavato a modo di culla e scrivendo questo vivevano persone che attestavano averlo veduto. Vennero a notizia di San Carlo vivendo quale si trovò una sera a Legnano ed erano riconosciuti tutto la mattina immediatamente seguenti non si vede né l'Arcivescovo vivo né il morto. Correva a voce che questo fosse riposto in San Magno e l'anno 1638 nel mese di maggio dovendo venire alla visita l'Elementissimo Monte Cardinale e l'Arcivescovo alla visita di Legnano e su Appieve si fecero riparare alcuni locchi della medesima chiesa di San Magno e si fece divigenza in particolare nel logo dove correva voce essere stato riposto e non si trovò nessun indizio e sino a qui si è potuto sapere dove si è stato riposto. E la tregua di Paraviago 28-29 agosto 1257 capita nata dall'Arcivescovo Leone Perigo. All'incirca un secolo prima della battaglia di Paraviago del 21 febbraio 1339 a Paraviago avvenne la tregua di Paraviago nel 28-29 agosto 1257 tra il partito dei nobili capitanati dall'Arcivescovo Leone da Perigo e i popolani guidati da Martino della Torre. Tregua che fu la base della pace firmata il 4 agosto 1258 nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano e che prese il nome di Pace di Sant'Ambrogio. L'edificio che c'è oggi sorse negli anni 1920 sulle antiche vestigia del palazzo medievale dell'Arcivescovo Leone da Perigo il quale ne fece per vari anni la sua residenza estiva. www.redigio.it E la storia continua