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www.redigio.it E la storia continua. Il castello di Legnano Antichi documenti riportano che a sud di Legnano, nel punto in cui Lolona si divide in due rami e dove oggi sorge il castello, nel XIII secolo si trovava una chiesetta dedicata a San Giorgio e un convento di Frati Agostiniani. Un recente scavo archeologico ha verificato l'esistenza di un edificio di culto risalente al IX-X secolo mentre risalirebbe agli inizi del XII secolo la costruzione del convento. Nel 1261 i Monici decisero di donare la chiesa, gli edifici del convento e i terreni circostanti a Raimondo, Napo e Francesco della Torre, membri di quella che allora era la famiglia più potente di Milano. I Frati, infatti, avevano deciso di trasferirsi nel convento di Milano perché a Legnano non si sentivano al sicuro a causa dei continui scontri armati tra le potenti famiglie milanesi che allora si contendevano il controllo della città. E le cronache di quel periodo non dicono esplicitamente se i Toriani abbiano dato inizio alla costruzione di un castello a Legnano. È noto però che nel 1273 quella famiglia ospitò un castello situato a Legnano, Edoardo I e Edeleonora, sovrani d'Inghieterra. Pochi anni dopo, la famiglia della Torre, sconfitta dai Visconti, perse definitivamente il potere non solo su Milano ma anche su tutto il territorio circostante, compreso il borgo di Legnano. Il nuovo vescovo di Milano, Ottone Visconti, scacciò da Legnano i rappresentanti della famiglia nemica e si impadronì dei loro beni, tra cui il fortirizio di Legnano. E quest'ultimo rimase di proprietà dei Visconti fino a 1437, quando il duca Filippo Maria lo donò a Doldrado II Lampugnani, che in quegli anni era uno degli uomini più potenti della sua corte. E nel 1445 il signore di Milano concesse a Doldrado di rafforzare e ampliare il castello, che assunse così i connotati di una presidenza signorile fortificata. E alla morte di Doldrado, nel 1460, tutti i suoi beni, incluso il castello, furono ereditati dal nipote Giovanni Andrea, che a sua volta gli lasciò i figli Doldrado III e Cristoforo. Doldrado III si dedicò sia alla decorazione che al restauro del castello, danneggiato nel 1524 durante gli scontri fra le truppe francesi e quelle tedesche per il controllo del ducato di Milano. Alla sua morte, avvenuta nel 1528, l'eredità del castello fu a lunga contesa, fino a che ne risultò legittimo proprietario Francesco Maria Lampugnani, che lo lasciò in eredità all'Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1798 venne registrato l'atto di vendita al marchese Carlo Cristoforo Cornaggia e successivamente il castello cessò di essere utilizzato come residenza signorile, tanto da essere trasformato nel XX secolo in un'azienda agricola. E solo nel 1973, divenuto di proprietà del comune di Lignano, iniziò a essere recuperato e restaurato.