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Legnano history book called "Once upon a time Parabriago" was created through a collaborative effort. It collects the memories of grandparents and the work of students who faithfully wrote down these testimonies. The book explores the history of Parabriago, not just the official version, but also the stories of everyday people, the local community, and the traditions. It also includes traditional dishes, games, and poems. The book was made possible with the help of Professor Egidio Gianazza, who organized the material collected by the students while preserving the simplicity of the work. Legnano storia, parabriago antica a cura del professor Giannazio. Libro di tradizioni e rievocazioni degli altri tempi. Una città e la sua storia raccolti in un libro è un frutto di un lavoro a più mani e a più voci, le voci dei nonni che hanno nostalgicamente ricordato i tempi dell'infanzia e della giovinezza e le mani dei nipotini che, aiutati dai loro insegnanti, hanno fedemente riscritto queste testimonianze. Il libro si intitola C'era una volta parabriago e nasce da un progetto didattico alla scoperta di quello che siamo che l'amministrazione comunale parabriaghese avreva proposto tre anni fa e che gli studenti delle scuole elementari e medie avevano subito accolto con entusiasmo e impegno, setacciando i solari e le cantine dei nonni alla ricerca di vecchie fotografie, documenti, oggetti che raccontassero la storia di parabriago. Non ovviamente la storia con la S maiuscola come si legge sui libri di testo, ma quella della gente comune, della comunità locale, di un borgo diventato città, parabriago. Dunque il suo passato, raccontato anche attraverso le chiese, monumenti, i muri illogorati dai segni del tempo, così come attraverso le usanze, le tradizioni, le sagre, le feste che i nonni si sono divertiti a ricordare. E siccome nella tradizione fanno parte anche certi gustosi piatti che resistono ancora oggi, in barba alla moda della nouvelle cuisine e a quelle dei cibi portati alla bocca con le bacchette di bambù, una sezione del libro è dedicata ad alcune intramontabili petanze, dagli haussbühns alla kassera, dai bruschit al les. Ma non è finita, il volume riserva lo spazio anche ai giochi, quelli che facevano divertire i bambini nelle giornate intere, all'aperto, ricostruiti dalla memoria fedele di un nonno, Augusto Boldorini, cittadino parabriaghese, poeta e appassionato di tradizioni locali. Un nonno, insomma, che ha descritto minuziosamente i giochi della sua infanzia e che, sorridendo e divertito al piacere che provavano a ricordarli tutti, ha concluso che a sette anni, sepputei e a settanta siamo quei. Il volume, che è stato presentato nell'aula consigliare parabriaghese, ha potuto divenire tale grazie al prezioso contributo del professore Egidio Gianazza sullo scorta delle sue ricchissime conoscenze di storie locali. Gianazza ha infatti ordinato il materiale raccolto dagli studenti ed è intervenuto laddove era necessario, badando però a lasciare intatta la semplicità che di certo è una delle caratteristiche più importanti di quest'opera. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org