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Transcription

The transcription is about the history of the oldest Temple of Eliano, which is now the church of Sant'Ambrogio. The church was possibly dedicated to San Nazaro before being dedicated to Sant'Ambrogio. The church has a long history and was important in the Middle Ages. During restoration work in 1992, the foundations of the original building were discovered, along with an ancient vase from the 5th century. The church has undergone various renovations and is known for its paintings and being the site of the oldest public school in the old village. After recent restorations, the church has been restored to its former glory. Oltre dieci secoli di storia del più antico Tempio di Eliano. La primitiva cappella sulle cui lestigia fu costruita nel XVI secolo l'attuale chiesa di Sant'Ambrogio forse era dedicata a San Nazaro. È la più antica di Eliano e la più importante fino a quando non fu realizzata la chiesa del Salvatore, che è l'attuale Basilica di San Magno. La prima citazione di un Tempio dedicato a Sant'Ambrogio a Eliano è in un elinco del 1389 e tracciato da Cofredo da Bussero. Nello stesso manoscritto si menziona una chiesa dedicata a San Nazaro non più esistente alla data del 1304. Se le croniche dell'epoca danno con certezza notizia che in una chiesa situata fuori dalle mura della braida arcivescovile fu sepolto nel 1257 l'arcivescovo Leone d'Aperego, deduciamo, chiaramente, che si trattava di questo edificio sacro, solo più tardi dedicato a Sant'Ambrogio e non a caso, come vedremo. Nel 1992, allorché i lavori di restauro dell'attuale chiesa, iniziate sette anni prima, interessavano il rifacimento del pavimento, gli scavi portarono alla scoperta di fondazioni del primitivo edificio. Una struttura absidale in curva, dedicata ed edificata utilizzando i solo ciotoli bianchi del gretto dell'olona. Ma le sorprese non terminarono qui, in quanto a un livello ancora più basso, sempre durante gli scavi, si ebbe l'emozione di rinvenire un'ansia di vaso che gli archeologi hanno fatto risalire alla metà del V secolo d.C. Questo evento, retrodata quindi di almeno 500 anni, esattamente alla stessa epoca del vaso rinvenuto, la primitiva chiesa leonese, che era più vecchia di San Mario. Ciò vuol dire che quando si combatteva in anno la famosa battaglia nell'attuale vecchio borgo di Sant'Ambrosio, esisteva in quel luogo un edificio ecclesiastico. Il santo protettore di Milano morì il 4 aprile del 397, dunque verso la fine del IV secolo. A questo punto procediamo per deduzioni. Il grande resco Ambrosio, tenace combattente del arianesimo, conservò, anche dopo la sua morte, un profondo culto in tutto Milanese. Da qui l'ipotesi che la chiesa, che era forse una modesta cappella, indicata nel manoscritto di Goffredo da Bussero con il nome di San Nazaro, fosse stata poi dedicata nel V secolo a Sant'Ambrosio, denominazione tramandata fino a noi, e che doveva trattarsi di una chiesa importante non solo nell'Alto Medioevo, ma anche nei secoli successivi, ed è provato dal fatto che frequenti descrizioni di questo monumento ci arrivano regolarmente nelle varie visite operate nel XVI secolo da San Carlo Borromeo. La chiesina ci viene descritta a due navate, in cui una, la meridionale, è aperta a modi portico ed è più alta della parte chiusa, coperta non da mattoni, ma da travi di legno ed assi a pareti rustiche, e si parla già di un campanile molto alto, forse troppo rispetto alla modestia della costruzione di allora. Segno ne è che il tempio, nelle intenzioni dei milanesi di quei tempi, era destinato ad uno sviluppo maggiore rispetto allo sconclusionato insieme architettonico edificato sopra la chiesa del V secolo. Sant'Ambrogio, costruita a nuovo nel secolo XVI e promulgata fino al XVIII secolo, è stata testimonia di oltre dieci secoli della storia di Legnano. Il preosto Agostino Pozzo, nel 1650, scriveva che facendosi dei lavori di ricostruzione nell'antica chiesa di Sant'Ambrogio, fu trovato il corpo dell'arcivescovo Leone da Perego sotto un volto del muro, poco elevato da terra, tutto intero, in un grosso tronco di arbore escavato a modo di culla, ed scrivendo questo, vievano persone che attestavano a averlo veduto. Venne ciò a notizia di San Carlo vivendo qua. Si trovò una sera in Legnano e, riconosciuto il tutto, la mattina immediatamente seguente, non si vide né l'arcivesco vivo né il morto. Cosa significa? Da questo momento inizia il mistero della scomparsa della sarma di Leone da Perego. Qualcuno aggiunse che, anche nel tesoro che, secondo le leggende, era stato seppellito sempre nelle sue crone che il pozzo avanza l'ipotesi del trasferimento in quell'occasione della sarma dell'arcivescovo in San Manio. Qualcuno, in epoca molto vicino, mise in relazione con Leone i resti mummificati di una sarma nel cimitero di Rò, ma prove certe non sono mai arrivate. Ma la chiesa di Sant'Ambrogio non è rinomata solo per questa sua lunga storia, oltre che per i dipinti del Giabbattista e Francesco Lampugnani, XVII secolo, tra i quali il più celebre rappresenta Sant'Ambrogio acclamato vescovo. Questo si trova in una tela restaurata con il contributo anche della famiglia legnanese. Ma nonché di alcuni altri quadri è il presevole dipinto della Vergine con i Santi Carlo, Francesco e Manio. Il tempio è legato a un altro avvenimento memorabile per Regnano, di essere stato, cioè, sede della più vecchia scuola pubblica dell'antico borgo. Ordinò di istituirla nella chiesa San Carlo Borromeo in occasione della visita pastorale del 1570, affidandola alla Compagnia dei Disciplini, fondata dal beato Alberto da Busto Arsezio. Dopo rimaneggiamenti sostanziali tra 1592 e 1595, al tempo del governo milanese di Gaspare Visconti, la chiesa subì un nuovo ampliamento nel 1780, proprio per la sua funzione mista di luogo di culto e scuola dei disciplini, perché era insufficiente a contenere tutti gli alunni del borgo. Fu così allungata dalla parte del coro e la nuova parete fu decorata in stile barocco. Dopo i recenti restauri conclusi nel 1992, che compresero anche la rimessa appunto del celebre orgamo Organo Carrera, che è del 1886, con i contributi determinanti dalla Caripolo, della Manifattura di Legnano e del Lions Club di Legnano, e nonchè della contrada di Sant'Ambrogio, della parrocchia di San Mario e della famiglia legnanese. La più antica chiesa di Legnano è tornata quindi al suo pieno splendore. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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