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The transcription discusses the history of the Legnano fair, which has been ongoing for a thousand years. It is believed to have been established by Charlemagne and has been a center for trade in the highlands of Italy and Switzerland. The fair's origins can be traced back to the 17th century, with written documents referencing it. However, in the 19th century, the fair fell out of favor and faced opposition from neighboring towns. It was eventually reinstated in 1806 and has since become an important economic event. The fair was interrupted only during the Spanish flu epidemic and the COVID-19 pandemic in 2020, but it successfully returned in 2021 with safety measures in place. www.rediso.it e la storia continua Legnano, la fiera dei morti, è una storia che dura da mille anni e secondo lo storico Raimondi il mercato di merci e bestiame fu istituito niente meno che da Carlo Magno Ma quanti ha la fiera dei morti a Legnano? Quanto antica è la tradizione che si rinnova alla grande anche quest'anno che ha sempre fatto convergere in città venditori e acquirenti anche da lontano L'insegna dei buoni affari? Difficile rispondere con certezza perché c'è chi attribuisce la sua paternità addirittura a Carlo Magno Scrive infatti Gian Battista Raimondi nel libro Legnano sul sviluppo di suoi monumenti le sue industrie che nell'ottocento l'imperatore si occupa di legna Nello per donare i fondi alla abbassia di Sant'Ambrosio Pare che sia pure di quest'epoca l'istituzione della fiera dei morti concessa a Legnano con grande privilegio dello stesso imperatore Fiera che allora e per secoli ebbe la durata di otto giorni ed era centro di grande commercio per tutta l'alta Italia e la Svizzera Per l'autore non c'è dubbio la nascita della manifestazione legnanese sarebbe parallela a quella di Senigallia e sarebbe insieme le più antiche fiere di cui abbia notizia nella storia d'Italia Peccato che al soffraggio delle affermazioni non vengono citate fonti certe se non un passaparola che si perde nella notte dei tempi Bisogna invece arrivare al XVII secolo per trovare tracce scritte della fiera Nel suo libro Immagine Rechia Legnano quello dell'Andoni editore del 1990 Giorgio Di Lario cita infatti un documento datato 16 novembre 1620 in cui il questore della regia camera delle entrate straordinarie del Ducato di Milano scrive che In Bolgo di Legnano e in Contrada di Legnanello viene a fiera ogni anno nel giorno della commemorazione dei morti alla quale concorrono genti assai dalle parti vicine a comprare bovi, grassi, pellicce, panno e tele e altre cose assai ma il maggior nervo della fiera è del bovi grassi quali per la maggior parte sono comprati dai macellari di Milano Nello stesso volume Di Lario riporta un decreto della Reale Conferenza Governativa datato 2 ottobre 1795 che istituisce a Legnano un mercato di bestiame merci è probabile però che negli anni successivi il mercato sia caduto in disgrazia al punto che all'inizio dell'Ottocento la Municipalità Legnanese fa pressioni per il ripristino dell'annuale fiera dei morti le ostilità e le pressioni a livello politico scrive Di Lario nel suo profilo storico della città di Legnano del 1884 erano principalmente esercitate dai vicini centri di Saronno, Busto e Gallarate che vedevano nella rossegna feristica di Legnano una temibile concorrenza Legnano ebbe infine partita vinta nel 1806 il 29 ottobre infatti l'allora sindaco Cornaggia annuncia un rescritto prefettizio che fissa la fiera di novembre nei giorni 2, 3 e 4 da allora la tradizione venne rinnovata e arricchita come dimostra la nota pubblicata nel breve itinerario archivistico del Comune di Legnano del 1984 citato da Gigi Marinoni nel suo scritto la nota afferma che senza dubbio la fiera era importante perno dell'economia agricola di allora arricchita anche da un fiorente commercio di bestiame che fioriva dalla cenura padana della Svizzera e che tale mercato fu interrotto solo durante l'epidemia di Spagnola dopo la prima guerra mondiale c'è solo un altro stop di cui c'è notizia e anche questo è legato all'epidemia affermare la fiera dei morti è stato infatti il Covid nel 2020 e già nell'autunno del 2021 però Legnano ha potuto riabbracciare la sua fiera con un Green Pass e mascherina ed è stato un successo come la tradizione