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redigioredigio

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www.redizio.it e la storia continua Tradizioni e racconti e la violetta la va, la va Veleno se mi baci ti darò il mio veleno Oh bandissima dei miei anni verdi Le canzoni popolari che alimentavano l'allegria nei momenti più importanti della vita comunitaria E chi le ricorda più? Canzon Don Carlo Cuniga di Tempi in Re Boh che schifia Eppure erano l'anima delle riunioni commemorative dei festeggiamenti, degli sposalizi, dei lavori di gruppo Bastava un bicchierino di troppo, un accenno, un tentativo di canto per coinvolgere e scattinare la bagarre, come dicono i francesi Una canzone dopo l'altra con la temperatura ambiente sempre in aumento Alla fine di ogni canzone un nuovo bicchierino per oliare cioè lubrificare la gola Quel mazzolin dei fiori I cantori pareva incredibile Disponevano di una riserva inesauribile di voce E l'entusiasmo saliva alle stelle Gli animi si accendevano e naturalmente veniva subito voglia di ballare, cantare Come va la mariettina E ballare Il culmi nel momento più caldo Quattro salti in allegria Faccetta nera Milan, vengrà Milan Tornerai Cara Virginia Amor, amor, portami tante rose Sentimental Paesella E tante altre canzoni degli anni trenta E come chiusura era quasi sempre cantata la stessa canzone Era l'ultimo fiore estratto per incantesimo dal marzo canoro Le note esaltavano in maniera particolare e speciale oltre ogni dire E lo spirito dei cantori Viva l'amor, viva l'amor e chi lo sa parlo Se non ubriachi, beh certamente erano brilli tutti, donne comprese Anzi a volte erano proprio le donne le più accese, le più esaltate Rosse in faccia come fuoco in faccia E con le camicette slacciate per rinfrescarsi un po' i fiori del davanzare Bimba, tu non sai cos'è l'amore E' una cosa bella più del sole E più del sole da calore Scende lentamente nelle vene E poi giunge fino, piano, piano, fino al cuore E nascono così le prime pene E i primi sogni d'oro Ex giovanotti della mia età Chi ricorda ancora le parole e la musica della vecchia canzone? Chi ricorda ancora i sogni e le speranze che le belle note hanno suscitato Facendo palpitare il cuore ignaro e innocente? Cori senza maestro, autodidatti, affiatati nonostante l'estemporaneità L'improvvisazione ma pieni di passione entusiasta Grandissima, dolce, desiderabile, ineffabile sarebbe stato il tuo vereno Solo un sogno e sarebbe durato anche troppo poco Illusione Dolce chimera che sei tu Anche se ha fatto sognare e sperare per tutta la vita Inutilmente Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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