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The speaker explains why they chose to start their story after the first two chapters, stating that they wanted the access to the whole story to go through the beginning of their own story without any introductory considerations. They dedicate the story to their wife and children, and believe that everything that happened in their family is somehow encapsulated in the beginning of their encounter. They express their dislike for the idea of a predetermined program for each person's life, as it would negate freedom. However, they acknowledge that every event allows for the possibility of subsequent events. They chose the initial encounter with their wife as the beginning of everything that followed in their story. The subsequent events unfold within the relationship between the speaker, their wife, and the reality they face every day. The speaker reflects on what deeply struck them when they were twenty years old, leading them to decide to be with their wife forever. They believe that th Perché direte voi raccontare l'introduzione al racconto dopo i primi due capitoli e non prima? Perché volevo che l'accesso a tutta la storia passasse da subito attraverso ciò che è stato l'inizio stesso della nostra storia, i fatti di questa storia, senza anteporvi alcuna considerazione introduttiva, che invece mi permetto di fare ora. Il racconto è dedicato a mia moglie Nadia, a me e alle mie figlie. Tutto quello che è successo nella nostra famiglia è in qualche modo racchiuso nell'incipit del nostro incontro, ma non perché programmato. Non mi piace l'idea di un programma a priori sulla vita di ciascuno di noi. La libertà verrebbe annullata dall'esistenza di una qualsivoglia progettazione. Ma certamente ogni fatto che accade ne permette o dà luogo alla possibilità di un fatto successivo, non necessariamente causato dal primo, ma da esso ne può trarre l'opportunità per un nuovo accadimento. Così ogni gesto è carico non della responsabilità dei gesti successivi, sarebbe opprimente la realtà in questo modo, ma aperto ad ulteriori possibilità, a cui la libertà umana può dare un esito particolare. L'incipit dell'incontro tra me e Nadia, tra i tanti, ho scelto quello che racconto nel primo capitolo. Esso si è posto all'inizio di tutto l'accadere successivo. Non sarebbe successo niente di quanto racconto senza che il nostro incontro fosse accaduto. Tutto il seguito si sviluppa dentro la relazione tra me, Nadia, e la realtà che ogni giorno ci si è fatta presente. La storia che racconto è pertanto la storia di una secondità sgorgata dalla mia relazione con Nadia, che oltre alla figliolanza ha generato me stesso, Nadia e tutto ciò che ne è conseguito in rapporti, decisioni, fatti, tutta la nostra vita insomma. Molte volte mi sono chiesto che cosa può avermi colpito così a fondo, all'età dei vent'anni di allora, da convincermi alla decisione di un per sempre con lei. La risposta a questa domanda mi è arrivata dopo 29 anni di matrimonio, arrivata nel senso di essersi chiaramente esplicitata la mia coscienza. La sua bellezza, forse, certo che sì, il suo sguardo, sì, certo anche questo, ma tutto ciò veicolava qualcosa che seppur ancora inconsapevolmente, allora, già si presentava nella sua interiorità, la certezza del suo volermi bene. Una certezza fondata su un giudizio, la coscienza di appartenere al mistero buono che fa tutte le cose. La scoperta di questa appartenenza ha reso sorprendente la possibilità di un nuovo inizio, ogni volta che una strada ci portava ad un vicolo cieco, ad una via senza uscita. Un nuovo inizio che riprendeva ognuno di noi e ci ricollocava davanti alla speranza di sentirci voluti e amati l'un l'altro. Di questo abbiamo scoperto avere la responsabilità, ognuno nello sguardo verso l'altra. Così, come nell'innamoramento la presenza dell'altro si impone soprattutto a livello emotivo, con la scoperta nel tempo della tenerezza, l'altro si pone come alterità, come chiave di volta per la percezione di un rapporto con l'Eterno, come carezza dell'Eternità. Per questo il primo capitolo racconta di questo, tutto era chiuso in questo inizio, di cui i capitoli successivi rappresentano il suo tempo di spiegarsi. Fine dell'introduzione. A questo punto proseguo il racconto, breve ma intenso, con l'episodio 3. Ci lasciamo. Durante il fidanzamento, non ricordo con precisione il periodo temporale. Incappiamo in un periodo di crisi. Nessun fatto eclatante, solo una sorta di stanchezza nel rapporto. Non ritrovo più nel rapporto con Nadia quello che ho trovato fino ad allora, una partner. La relazione mi annoia, mi stanca. Spesso, quando siamo insieme, i silenzi si impongono al desiderio della parola. Tant'è che al termine di una serata trascorsa insieme, decido di parlarle, di dirle che non sono più sicuro di voler continuare una relazione con lei. Le dico che è meglio lasciar perdere.