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Sulla solidale raccoglione di Poggio Imperiale, un'estesa a piatti torilevoli tra seduzioni racchiusi dalle fortezze medici e mai portate a compimento, è situata la Rasciologica di Fuggibensi, un sito che portandoci indietro nel tempo ci permette di ripercorrere passo a passo l'evoluzione di un paesaggio rurale in epoca medievale. Ma il quale assorberà dunque le prime radici insediative del sito? Misturi commetti dall'Università di Siena dal primo anno 90 nel secolo scorso al 2009 e poi in breve dal 2017 al 2018, grazie ad una collaborazione con l'amministrazione comunale di Fuggibensi, hanno permesso di attestare che la storia insediativa del sito ha radici molto più antichi rispetto a quanto documentato dalle fonti scritte. La collina, di solito infatti, è stata frequentata già a partire dalla metà del V secolo, a cui si sono fatti riferire cinque ditezioni a pianta rettangolare, due tante ditezioni materizze ed uno ritorno basato su zoccolo in pietra. Erano risvoltate in termini di falsare e in sensibilità ad infrastrutture che sono pensate alla pratica ed attività di carattere agricolo e alle radici. Tra l'anno e il decimo secolo, i villaggi erano in grado di acquisire forme in assolito organizzate da una grande abitazione di collaboratori che costituiva la residenza padronale e che è ad oggi elemento più importante e significativo di Fuggibensi, monumento che rappresenta l'unico in tutta Italia. Nelle vicinanze si trovavano qualche appanno più piccolo, forse destinato a soldi indipendenti, e un'area che ospitava strutture artigianali, un grande granaio e uno spazio aperto con danni contenitori infisti nel terreno, dunque steccati e una concimaia. Per quel che riguarda invece l'assetto economico della Curvis, delle risposte importanti si sono state poi date dagli studi sulla fanna, che hanno assortato il fatto che la popolazione residente praticasse l'attività di pastorezza specializzata e gestisse i terreni agricoli travita in cordè. Diceva poi sicuramente anche la pratica dell'immagazzinamento delle colpe canonare, come testimoniato dal rinvenimento di strutture da cui... Si sta a qualcosa riguardo l'alimentazione dell'indirizzo, cioè di inserire questa particolare fase di insegamento? I resti di pastore invenuti sul luogo sono risultati fondamentali in quanto testimonianze della presenza di una stratificazione sociale interna. Si è vista infatti che alla famiglia residente nell'Allen Gauss era riservato un consumo elevato di carne di prima scelta, mentre ai dipendenti più stretti venivano destinati tagli di seconda scelta. Il resto della popolazione invece doveva addirittura provvedere ad integrare tassi con artigiani alimentari. Dato la forte instabilità che caratterizzava l'Adele, cosa ne fedi per giudizio quando il sistema del corpus entra in crisi? Dopo circa due secoli di apparente abbandono, tra il 1150 e il 1270, forse su condizioni di videogare dei conti vivi in una superficie che si estendeva per più di sette ettari, una fase città fortificata di pochi minuti. L'infediamento venne organizzato fin dalla sua formazione intorno ad una studiata principale che molto probabilmente dovrebbe coincidere con la via Francigena. Ai lati erano poi distribuite le case a schieri in piedi di due piani, dotati di bottega al pian terreno e, al di sopra, degli spazi abitatori. Seguendo la viabilità principale, si arrivava poi alla piazza centrale della studiata, sulla quale si trovava il posto di uno grande sistema utilizzato dall'intera comunità. La zona orientale dell'infediamento, situata sulla sommità della collina, ospitava invece la chiesa di Sant'Agnese appiancata dalla torre Campanaria, in prossimità della quale, intorno al XIII secolo, venne costruita anche quella di Sant'Agostino. Data la presoluzione della via Francigena, il scopo fu mai interessato dal seraglio dell'alluminazio? Troppo di volte si è stata una meta cercamento frequentata dai pellegrini in transito, e è stato attestato dagli ingannimenti di una sepoltura con quattro concilii di Santiago di Contoscola, che hanno fatto pensare si potesse trattare proprio di un pellegrino. Ugualmente importanti, sono poi anche numerose artesine e peregrinazioni rimunite nelle abitazioni e nelle aree cinicozali. Da così, in questo breve viaggio attraverso i secoli, Toggi Conti ci fa capire ancora una volta come il medioevo non sia stato un periodo completamente silenzio e neanche solo da un termine omnipotente, ma abbia visto talvolta svilupparsi comunità coese che ci hanno lasciato testimonianze ad oggi fondamentali per capire come fosse realmente la vita di tutti i giorni in un passato che ad oggi ci ha fatto ormai molto lontano. Questo contenuto è stato realizzato da Alessandro Cerno ed Enrico D'Alessandro per il corso della curazione da valore tenuto presso l'Università di Padua.