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In this transcription, the speaker talks about practicing mindfulness for 15 minutes. They start by focusing on body position and the natural settling of the body. They suggest closing the eyes and feeling the contact of the eyelids. They then focus on the breath, counting each inhalation and exhalation up to ten. They note the difference in temperature and movement between inhalations and exhalations. They then shift attention to the face, relaxing the muscles around the lips, eyes, and cheeks. They invite the listener to listen to the sounds both inside and outside the room, imagining themselves as a spectator in a theater. They emphasize staying present and observing the sensations, sounds, and thoughts that arise. The speaker encourages the listener to remember this experience when returning to their shared space. Ecco, se qualcuno arriverà, sarà il benvenuto. E dedichiamo, pratichiamo insieme anche solo quindici minuti. Oggi partiamo dalla nostra posizione. Vediamo come il corpo si assesta naturalmente, da solo, con piccoli movimenti anche microscopici. Se abbiamo gli occhi chiusi sentiamo proprio il contatto delle palpebre sui nostri occhi. Proviamo il respiro. Le mani sono appoggiate dolcemente sulle nostre gambe o dunque appoggino col palmi verso il basso, perché è più facile per noi sentire il contatto sui palmi. E cominciamo semplicemente contando i nostri respiri, contando uno quando inspiriamo e due quando espiriamo. Arriviamo fino a dieci e poi torniamo indietro. E notiamo che tutte le ispirazioni sono numeri dispari e tutte le espirazioni sono numeri dispari. Possiamo pronunciare nella nostra mente i numeri. Sentiamo la differenza che c'è fra le ispirazioni e le espirazioni, una differenza di temperatura, una differenza del movimento del corpo che accompagna gli respiri. Un'altra differenza è quella che c'è tra le ispirazioni e le espirazioni, una differenza tra le ispirazioni e le espirazioni, una differenza tra le ispirazioni e le espirazioni. E ora portiamo l'attenzione al nostro viso. E rilassiamo tutti i piccolissimi muscoli che si trovano in quella zona, intorno alle labbra, intorno agli occhi, intorno agli zigomi. Sentiamo come tutto il viso si rilassa, non ha motivo di essere teso. E notiamo come, piano piano, stiamo scendendo. Nella casa del nostro corpo e il nostro corpo lo sa, lo sanno le mani, le mani che peserò più di prima. Lo sa il nostro respiro. E in questa immersione proviamo a sentire che suoni ci arrivano dall'esterno oppure anche dall'interno della stanza. E accogliamo anche i suoni in questo ascolto. Entriamo nella posizione dello spettatore, come se fossimo seduti in un grande teatro, in un grande palcoscenico a 360 gradi, e notiamo come su questo palcoscenico si alternano sensazioni, suoni e sferi. E la nostra attenzione è sempre su una manifestazione. Le altre vanno sempre sullo sfondo. Appare un suono, poi ne appare un altro, appare una sensazione, per esempio, di una mano che tocca, appare un pensiero. Restiamo per qualche respiro ad osservare quello che si presenta su questo grande palcoscenico, affetto dai nostri sensi e dalla nostra mente. Osserviamo bene questo palcoscenico per ricordarcelo quando torneremo nel nostro spazio condiviso.