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Incastellamento e rapporti feudali

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MAURIZIO MAURIZIMAURIZIO MAURIZI

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During the late Middle Ages, the phenomena of castle building and feudal relationships emerged due to invasions by the Hungarians, Vikings, and Saracens. Peasants sought protection from feudal lords against these external threats, resulting in the construction of castles. The feudal system was not a pyramid but rather characterized by horizontal relationships, with some vassals serving multiple lords. The noble class, particularly knights, played a significant role in warfare. In contrast, the Roman patricians focused on politics, culture, or land exploitation. The majority of the population consisted of farmers who practiced agriculture. A perfect society, according to the Taberone of Laon, included laborers, oratores (those who pray), and bellatores (warriors) who defended the community. This social structure was considered eternal and unchangeable as it was believed to be God's will. Oggi parleremo di alcuni fenomeni della fine dell'Alto Medioevo, cioè dell'incastellamento e dei rapporti feudali. Le invasioni del IX e X secolo degli Ungheri, dei vichinghi e dei saraceni che abbiamo già visto la volta scorsa, contribuirono al fenomeno dell'incastellamento. I contadini, cioè che erano esposti più di ogni altro a queste incursioni di queste popolazioni che venivano dall'esterno, iniziarono a cercare protezione presso i signori feudali, presso i proprietari terrieri, quella protezione che né il sovrano, né il re, né la Chiesa poteva loro dare. Le abitazioni di questi nobili feudalari iniziano a circondarsi prima di legno e poi di mura e a trasformarsi in veri e propri castelli. Nascono proprio i castelli che noi siamo abituati a vedere nelle nostre contrate e che sono una caratteristica di questi ultimi secoli dell'Alto Medioevo. Noi siamo abituati a pensare al feudalismo come ad un sistema piramidale, ad una piramide al cui vertice è posto il re o l'imperatore e poi più in basso gli altri feudalari maggiori, più in basso ancora i loro vassali e in fondo alla base di questa piramide troviamo il popolo costituito soprattutto dai contadini. Eppure questa immagine, forse molto consolidata, molto radicata, è sostanzialmente falsa perché in realtà il sistema feudale è piuttosto caratterizzato da rapporti, diciamo, orizzontali, all'interno dei quali non era assolutamente raro trovare il caso, per esempio, di un feudatario o di un vassallo che prestava la propria fedeltà a più signori. Si tratta quindi di un sistema, se vogliamo, orizzontale più che piramidale. Dobbiamo analizzare due figure sociali che sono caratteristiche di questo periodo. Una è quella del nobile che per lo più in questa fase particolare della storia, cioè nella fine dell'Alto Medioevo, IX e X secolo, è un cavaliere, un cavaliere cioè dedito al mestiere delle armi, secondo la tradizione germanica. C'è quindi molta differenza tra questo signore feudale, questo cavaliere, e il patrizio romano delle epoche precedenti. Diciamo che l'aristocratico a Roma, il patrizio, si dedicava ad altre attività, non a quelle della guerra principalmente, ma alla politica oppure alla cultura. Era un uomo, diciamo, che si dedicava alla letteratura, alla storia, alla poesia, oppure si dedicava semplicemente allo sfruttamento delle sue terre. L'altra figura fondamentale di questo periodo è quella del contadino. Più in basso nella scala gerarchica ci sono i contadini, i contadini che costituiscono la sua grande maggioranza della popolazione di quei secoli e che vivevano in campagna praticando l'agricoltura. Al taberone di Laon, in una sua opera, ci ha lasciato l'immagine della società perfetta, che per lui è caratterizzata dalla presenza al suo interno di tre figure fondamentali. Quella dei laboratori, cioè di quelli che lavorano i campi, i contadini, quella degli oratores, cioè di quelle persone che pregano i sacerdoti oppure i monaci, e quella dei bellatores, cioè di quelli che fanno la guerra, che stanno in qualche modo al centro di questa catena sociale e che difendono con le armi tutti quanti. Questa struttura sociale, secondo al taberone di Laon, è voluta da Dio e quindi, in quanto voluta da Dio, è assolutamente eterna ed immutabile. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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