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cover of Halina Skroban Vol.14.Polonia in pillole OK
Halina Skroban Vol.14.Polonia in pillole OK

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Andrea and Vittorio discuss their interest in Poland and why they accepted the invitation to participate in the radio program. They talk about their experiences in Poland and what they find fascinating about the country's history and culture. They also mention the importance of the Solidarity movement in Poland and its role in liberating the country from oppression. The conversation ends with them promising to learn Polish and share Polish words in each episode. ეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეე� ეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეე� ეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეე� ეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეეე� Buonasera Andrea, buonasera Vittorio. Buonasera. Andrea, tu che sei mio amico da più anni racconta qualcosa di te, chi sei e come mai hai accettato questo invito? Ho accettato questo invito perché come tutte le cose interessanti lo hanno affrontato e sperimentato e poi, come hai detto tu, la Polonia mi ha colpito, la storia così pazzesca, profonda, al di là di tutto, interessante, per cui l'ho fatto senza nessuna difficoltà, senza nessun dubbio. Comunque sono un giornalista, ho 60 anni, sono anche insegnante di coerzione di visita, anzi soprattutto, due guerrieri che ho portato prima avanti diversamente e poi insieme. Grazie. Vittorio. A me mi chiamo Vittorio Saccoman, ho 59 anni, anche io intanto ringrazio Alina per la partecipazione a questa nuova avventura, sono un intermediario assicurativo e non mi occupo di sport, a differenza di Andrea. Qualche domanda per Andrea, tu sei amante della Polonia, tu conosci la mia arte, tu hai fatto ufficio stampa per me, già hai scritto qualcosa nel 2018 per un quadro importante in Don Meda, che cosa ti appassiona della Polonia? Ricordo bene, sì sì, mi appassiona della Polonia il sentimento, la partecipazione, le cose fatte, le cose dette e fatte, questo perché magari da noi il modo di fare non è che non si fanno le cose, però siamo molta quantità e poi si estringe poco. Ho apprezzato appunto questo tuo parlare, questa curiosità, questa tua pittura e anche con questo mi sono un pochino interessato, oltre a esserci stato più di una volta in Polonia, alle avventure polacche, alla storia polacca, al sistema polacco e al di là di ogni ideologia, perché questo lo tengo a metterlo bene in chiaro, chiaramente ognuno di noi ha le proprie idee, io sono italiano naturalmente e considero e mi informo sulle cose, però la Polonia mi interessa particolarmente proprio per quello che ha espresso nel corso dei secoli. Sei stato allora in Polonia? Sì, sono stato per lavoro a Barsavia come inviato dell'Agir, un'agenzia stampa piccola, ma molto potente, in occasione di un seminario OXE del 2018, poi con la famiglia, con la famiglia abbiamo fatto un giro nella Polonia più a sud, in particolare Cracovia. Che ti ha colpito di più dalla Polonia? Il turista, ma io lo ero per modo di dire, però ho avuto un modo anche di accennartelo, ho avuto la sensazione di cose che ci sono e che sono rispettate, che un sistema, ho avuto la percezione, l'odore, la sensazione di un sistema che funziona, appena arrivato in aeroporto, questo in particolare è la prima volta, ho avuto questa sensazione, se è una cosa che risponde al vero non lo so perché non ci ho mai vissuto, però sicuramente sono molto incuriosito e attratto dalla Polonia, sicuramente. Mi fa molto molto molto piacere, Vittorio tu sei stato in Polonia? No, non sono stato in Polonia. Ma vuoi venire, ti piacerebbe visitare Polonia? Sì, mi piacerebbe visitare la Polonia. Ma Vittorio tu invece cosa mi racconti della Polonia, di quello che ti incuriosisce, premesso che devo dire a Radio Ascoltatori che Vittorio è stato presente nelle mie ultime iniziative, soprattutto Caffè Art che ho organizzato qui a Roma, prego Vittorio. A me mi affascina il fatto della Polonia dal sindacato nazionale, dal sindacato di Polonia che si chiama Solidarnosc, un sindacato che nasce nei cantieri navali, che silenziosamente ha preso piede e ha creato un movimento politico, un movimento politico per la liberazione della Polonia e questa dimostrazione è che le vere democrazie si creano e si fanno dall'interno, perché la democrazia non si esporta e quindi questo movimento politico ha fatto sì che la Polonia fosse liberata dall'oppressione da parte dell'Unione Sovietica, ma l'ha fatto tramite il sindacato, coinvolgendo le persone e creando un movimento politico, all'inizio silenzioso come i Carbonari, in qualche modo ricorda un po' la storia dell'Italia dove i Carbonari riuscirono a portare avanti un'idea, un'ideologia per poter far sì che anche l'Italia fosse una nazione indipendente rispetto a tutti gli oppressori che aveva avuto, perché le storie sono abbastanza simili, dove dentro l'Italia ci stavano parecchie altre nazioni che hanno sovraffatto il popolo italiano, come la Polonia stando al centro, da una parte la Germania e dall'altra parte la Russia e quindi questa analogia fa sì che comunque i due popoli sono abbastanza simili per questo. La cosa che mi hai scatenato, la riflessione mi hai scatenato, è l'idea che noi parliamo della mia giovinezza, della tua giovinezza, tu sei un po' più giovane del mio, è beato te però! L'idea che qui dalla parte dell'Occidente, chiamiamola così perché siamo tutti occidentali, però lì una volta c'era il regime comunista, c'era la cortina, l'idea di questi regimi comunisti sotto il gioco, il tallone della Russia, che fosse un tutt'uno, una marea di persone, tutti i paesi del blocco comunista, che fossero uniti in questa ideologia a noi così lontani e così distanti. Tutto sbagliato, non ci sarebbe niente di più sbagliato, lì c'era una cosa pazzesca che era il controllo totale, assoluto e feroce da parte di Mosca in particolare. Certo, vedo che il programma in pillole sta diventando un pillolone grande perché i temi sono tanti i quali potete attingere, credo che i nostri radioascoltatori potranno sapere tante buone notizie, sia della Polonia, sia radioascoltatori di origine polacca nel mondo che usano la lingua italiana, anche altre persone che parlano con la lingua italiana possono avere le notizie delle cose che succedono in Italia. Polonia in pillole sarà un programma dove parlerete delle cose polache e italiane per tutti i radioascoltatori che parlano questa lingua, giusto? Giusto, giusto. Cari radioascoltatori di Polish Voice FM, vi salutiamo e i miei amici Vittorio e Andrea vanno a prepararsi per le prossime audizioni perché vogliono parlarvi di tante cose, vero? Soprattutto dei colori, dei quadri di Alina, il colore. Sicuramente ne parleranno anche dei miei quadri perché non può essere che l'artista che li invita a partecipare omette quel tema, dunque vi auguriamo buona serata, buon riposo, alla prossima audizione. Alla prossima audizione, a presto. Arrivederci, a presto. Arrivederci, a presto. Io dai miei amici, da Andrea e Vittorio ho strappato questa promessa che loro impareranno polacco, è vero? Vero, vero. L'hanno promesso e la seconda promessa che ho strappato da loro è che ogni audizione loro impareranno una parola in polacco, vero? Promettete? Promettiamo, promettiamo. Promettiamo. Già fatto. Do vizegna. Do vizegna. Allora, oggi la prima parola do vizegna in polacco significa arrivederci. Arrivederci. Do vizegna. Arrivederci. Arrivederci. Arrivederci. A Radio Ascoltatori di Polish Voice FM, Alina Skroban. Andrea Leone. Vittorio Saccomando. Arrivederci. Arrivederci.

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