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The transcription discusses the history and development of Legnano, a town in Italy, during the early 19th century. It mentions Legnano's agricultural center, its strategic location, and its allegiance to Napoleon during his time as ruler. The economy of the town relied heavily on agriculture, with some influence from the Enlightenment reforms. The population engaged in activities such as livestock farming, craftsmanship, and silk spinning. The town also had mills powered by the river Olona, vineyards, and fruit orchards. The transcription concludes by mentioning the use of natural dyes in textiles during that time. www.reddyjoe.it e la storia continua Siamo a Legnano, dal borgo agricolo allo sviluppo del primo Ottocento, questo all'epoca della dominazione napoleonica nel Milanese. Negli anni seguenti le grandi imprese del generale Bonaparte, che vinti i piemontesi e gli austriaci, fu accolto dal trionfatore a Milano, dove proclamò la libertà e l'indipendenza, 15 maggio 1796. Legnano era un grosso centro agricolo. Aveva case, botteghe e cascine situati nei due distinti nuclei, sulla sponda destra, che era la contrada grande, e sulla sinistra legnarello del fiume Olona, che costituiva la spina dorsale del borgo. Favorita dalla notorietà per le glorie passate e per la ricchezza della sua agricoltura fin dall'epoca medievale e incrementata successivamente nel periodo feudale, Legnano si avvantaggiò anche poi sui traffici, grazie alle vie di comunicazione che la toccavano. E lo stesso Bonaparte, facendo collegare Milano a Parigi attraverso il Passo del Sempione, sul tragitto Rho-Legnano-Gallerati-Arona, contribuì ad accrescere l'importanza di questo borgo. Seconda stazione disposta dal postiglione giornaliero, Passaregnane-Castellanza-Sevadritte in Franza, diceva un moto popolare di quell'epoca, che era molto indicativo della posizione strategica che aveva questo centro. Nell'aprile del 1805, Napoleone pretese il giuramento di fedeltà da parte di tutta l'amministrazione pubblica, che gli fu reso da Legnano a Legnano-Legnano nella forma indicata. Per Legnano, 15 aprile 1805, noi sottoscritti municipali, agente e censore di questo comune di Legnano con Legnarello, giuriamo obbedienza alle costituzioni e fedeltà al re, firme Gaetano Alvino, sostituto del signor Marchese Carlo Cornaggia Medici, primo municipale, Giovanni Battista Pennati, sostituto del signor Conte Giovanni Cesare, Giulini De Bernardi, amministratore municipale, Giovanni Novara, cursore di Giovanni, cancelliere Legnarello. 15 aprile 1805. Io, sottoscritto amministratore municipale, Giovanni Novara, cursore di Giovanni, cancelliere Eteri Legnarello. 15 aprile 1805. Io, sottoscritto cancelliere del distretto trentesimo, censuario, Dipartimento d'Olona, giuro obbedienza alle costituzioni e fedeltà al re, firma Pietro De Giovanni Cancelliere. In seguito, Napoleone transitò per Legnano alla vigilia della sua incoronazione a re d'Italia del 26 maggio 1805. E l'avvenimento risulta circolare, trasmessa il 25 aprile dal prefetto del Dipartimento d'Olona, Longo, ad amministrazioni municipali. Con essa erano fissate le prescrizioni e le modalità dell'accoglimento di Sua Maestà l'Imperatore dei Francesi e, resa d'onori tanto civili che militari, riserva alla presentazione delle chiavi e tutto ciò che è relativo al comando e alla parola d'ordine. In quell'occasione, l'artefice della Repubblica Cisalpina era accompagnato dall'imperatrice Giuseppina Berné e, come si è visto esaminando gli eventi dell'amministrazione austriaca del Ducato di Milano, l'economia del borgo legnanese era essenzialmente agricola, con qualche debole influenza dovuta all'eco delle riforme illuministiche giunte fino a qui. In 17 molini ad energia idraulica sfruttavano appunto la Rivorum Copia celebrata dal distico del Bossi in San Magno e le campagne della fertile pianura irrigata dalle acque del fiume Olona con le sue ramificazioni e le numerose rogge. L'allevamento del bestiame e l'artigianato costituivano i cespiti del modesto benessere della popolazione, che abitava le case di ringhiera o le corti, piccoli fortivizi agricoli con le porte e carraie. Le stalle allineate ai fianini sovrapposti e gli edifici civili ripartiti tra i nuclei familiari di una grande famiglia patriarcale, che le teneva a Mezzadria o a Colonia Lombarda sotto la responsabilità del vecchio Patriarca, il Regio, con i fondi coltivati a frumento, eriga, orzo e foraggi che si estendevano dal nucleo abitato delle cascine periferiche. Le colline, dominanti il corso del fiume, erano ricoperte da ricogliosi vigneti e frutteti e in quest'epoca la costruzione del cavo diotti per irrigare campi non raggiungibili con l'Olona. I gelsi lungo le rogge e ai lati del viottoli o al centro delle costruzioni agricoli erano l'espressione di una più recente ricchezza in connubio tra il substrato rurale e un sempre più ricorrente lavoro manifetturiero. Il carattere artigianale di filatura della seta, il frazionamento delle aziende agricole con i conseguenti bassi redditi che offriva, non tali da soddisfare la bisogno delle famiglie, ingegnava a integrare infatti il lavoro dei campi, svolto in prevalenza dagli uomini, con altre attività, alle quali si alternavano durante il giorno le donne di casa. La sera i contadini legnanesi si trasformavano in filatori o tessitori di cotone, di lano o di seta, oppure tintori. Le pezze erano tinte in caldaia di rame con il colorante sciolto in acqua bollente e sopra la caldaia era collegato un aspa che l'operaio faceva funzionare a mano e dopo che il tessuto aveva assorbito il colorante veniva lavato nelle acque della lona su cui erano installate a posti di imparcatura di legno. All'inizio dell'Ottocento si usavano ancora sostanze coloranti di origine vegetale, soppiantate solo negli ultimi decenni del secolo dai coloranti sintetici. Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS