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Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, diciannovettimo aggiorno, dal Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo disse Gesù ai Suoi discepoli, in verità, in verità io vi dico, voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna quando partorisce nel dolore perché è venuta la sua ora, ma quando ha dato alla luce il bambino non si ricorda più della sofferenza per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi ora siete nel dolore, ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. In modo del tutto emblematico, nel Vangelo di questa mattina Gesù utilizza un'immagine importante per spiegare la differenza che c'è tra la tristezza, la sofferenza presente e la gioia futura. L'immagine è quella della donna partoriente. Proviamo ad immaginare, qui la maggior parte siete tutte mamme, quindi provate a chiedere alla donna partoriente che appena dà alla luce un figlio se si ricorda il dolore del travaglio o del parto, o solitamente questi momenti sono dimenticati perché prende il sopravvento la gioia di chi è appena nato, quindi ci si dimentica del dolore. E Gesù nella sua saggezza, semplicità e maestosità questa mattina ci dice che tutte le sofferenze che stiamo vivendo e che vivremo possiamo affrontarle in modo diverso dal solito. Quando io vivo un momento difficile, la prima cosa che faccio è chiudermi in me stesso, la prima cosa che faccio è non aprirmi all'altro, solitamente vivo quel momento di sofferenza solo con me stesso. Gesù ci dice che tutto passa, quel momento di sofferenza è un momento, ha un inizio e avrà una fine. Dove sta la differenza? Nell'affiancare quella sofferenza alla sua, Gesù, morendo in croce, ha attraversato la croce. Anche Lui pensava alla risurrezione e ha vissuto quel momento insieme al Padre. E qui voglio ricordarvi quella bellissima immagine che Don Tonino Bello ci fornisce attraverso l'immagine della croce con locazione provvisoria. La croce di Gesù è provvisoria perché seguirà la risurrezione, le nostre croci sono provvisorie perché seguiranno momenti di gioia. Ecco il piccolo segreto. Vivere il momento di sofferenza pensando e sapendo che finirà, ma soprattutto vivendo con Lui vicino, con Lui come amico. Questa è la piccola ma importante differenza. Questo non significa che il nostro dolore finirà, svanirà, che sia una morte, che sia una malattia, che sia una prova. Significa però che ci verrà data una forza interna che ci aiuterà a superare il tutto. Qualche settimana fa ho incontrato una mamma che ha perso un figlio molto giovane e mi colpiva la sua serenità. Le ho domandato come fai ad essere così serena e la sua risposta è stata la presenza del Signore nella mia vita. Non annulla il dolore, ma lo aiuta. Non c'è dolore che non passa, che non possa essere trasformato in gioia. Tutto quello che stiamo vivendo lo vogliamo affidare al Signore questa mattina, chiedendogli di starci accanto e di aiutarci a superare questo momento per vivere quella gioia tanto sospirata che prima o poi non tarderà a venire. O Maria, aiutaci a stare con Te ai piedi della croce per godere insieme a Te la gioia della risurrezione. Amen. Coroncina per il mese di maggio, o aurora bellissima del mese di maggio, meravigliosa opera di Dio, innanzi a cui si arrestano gli incanti e le bellezze tutte della primavera, Te noi benediamo, o nuncia delle pure delizie del paradiso, misericordiosa dispensatrice di grazie, Aveo Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. O sole raggiante di divina luce, che al vivo fuoco del Tuo santo amore fecondi gli sterili e ritrosi moti dell'anima nostra, stella che brigli negli oscure notti dell'umanità, a Te fidenti noi solleviamo la voce, o gloria dei figli di Eva, trionfatrice Maria, Aveo Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Giardino di virtù, donna celeste, su cui si posò lo spirito del Signore, è pura e santa su di tutte le creature apparisti prediletta di Dio, Ave di grazia piena, Ave Maria, Aveo Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Maggio, che fai scordare le pene del tempestoso inverno, Aura Suave, che accarecci le pianticelle incinate dalle bufere, Te preghiamo, o Madre, che i nostri falli fai scordare all'eterno la nostra povertà compatire, sì, noi Ti preghiamo, Aveo Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Rugiada Celeste, che i languidi steri dalle infocate vampe del sole rinfranchi, l'anima nostra, avvilita dalle terrene miserie, solleva e destra la virtù robusta dell'Evangelo, o clementissima Maria, Aveo Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Primavera, seconda di ogni bontà, che le privazioni sostenute dai poverelli nel rigido inverno, ora consoli con la lietezza dei campi ondeggianti di spigli granose, assidichi alla mensa dei bisognosi, moltiplica lo scarso loro pane, o benefica Maria, Ave Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Rosa bellissima dei campi di Engaldi, che in Tua modesta innamorati il Tuo fattore, chi che non dubitò di farsi Tua fattura, l'anima nostra povera e sfiorita di virtù da Te sia decorata o regina del paradiso, Ave Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Figlio illibato e candido, innanzi a cui si arresta l'alito delle terrene passioni, e immacolato germogli nell'orto dell'eternità, l'anima nostra che più non si gloria della sua innocenza, mondata nel lavatro della penitenza, custodisci, eppuro il nostro cuore è innamorato di Te sola conserva, o immacolata Vergine Maria, Ave Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. O Violetta gentil, fragrante e timida, che nell'umile cella di Nazareth ogni Tuo affetto consacrasti a Dio dall'altezza dei cieli, ove Ti ha collocata il Figlio, educaci all'umiltà, ispiraci prudenza e consiglio, o dolce Madre Maria, Ave Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Cedro maestoso, mestieri sublime dalle rette dell'Ivano la verdeggiante chioma, a Te noi misere e grane pianticelle leviamo la fronte umile e vile e ti imploriamo, o potente Maria, Ave o Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Olivo specioso, che nei campi finalti maestoso e bello, sotto il potente Tuo patrocinio, noi ci ripariamo ed aspettiamo le copiose grazie Tue, o Protettrice e Signora del mondo, o Maria, Ave o Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Maria, coronata dal Figlio del Certo di ogni eletta virtù, a Te consacriamo gli affetti e sensi nostri, benedici le nostre allegrezze, conforta i nostri dolori, si compagna nella vita nostra, avvocata nella nostra morte, per Te questa vita si cangi nell'eterno maggio, nel giardino dei santi in cielo, o sola l'esitia delle anime nostre, o rifugio dei peccatori Maria, Ave o Maria piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org