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Giulia Maggiore_2V

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Giulia Maggiore shares the story of her life in ancient Rome. She was born on January 14, 39 BC, and on that day her father Ottaviano left her mother and married Viva Trucilla. She grew up in her father's residence, alongside her stepmother Livia and her aunt Ottavia. She was engaged to Marco Antonio at the age of two, but the marriage did not happen. At fourteen, she married her cousin Marco Claudio Marcello, but they could not have children due to his death. At eighteen, she married Criva, who was twenty-five years older than her, and they had five children. After Criva's death, she married Liberio, the son of Augusto. In 2 BC, she was arrested and exiled to the island of Pantataria for plotting against her father's life. Five years later, she was transferred to Carabbia, where the living conditions were better. When Di Piero — Mi chiamo Giulia Maggiore, nata il 14 gennaio 39 a.p. In questo giorno mio padre Ottaviano si separò da mia madre Scebogna, e sposò la donna che amava, Viva Trucilla. Sono cresciuta nella residenza di un padre, coinfini di Livia, poi coinfini di mia zia Ottavia. Il mio primo matrimonio è coinfini di Marco Antonio, concordato quando avevo due anni, ma non fu rispettato. A quattorce anni sposai mio cugino Marco Claudio Marcello, figlio di mia zia Ottavia. Non riusciremmo ad aver figli a causa della sua morte. Nel 21 a.c., a età diciott'anni, sposai Criva, che aveva venticinque anni più di me. Da questo matrimonio ne accorre cinque figli. Dopo la morte di Criva, sposai Liberio, figliasso di Augusto. Nel 2 a.c. fui arrestata per tutelio e tradimento, e fui confinata sull'isola di Pantataria, attuale a Ventitene. Fui accusata di aver confrontato contro la vita di un padre. Cinque anni dopo fui trasferita in Carabbia, dove le condizioni di vita erano migliori. Quando Di Piero divenne imperatore, nel 14, mi tolse retipe e mi feci confinare in una sola stanza senza compagni umani, dimori di stendi e di turori appena saputo dell'assassino del mio figlio, Agriva Possumo. Questa era la forza di una donna che volevesse vivere nell'antica Roma.

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