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Video-20240505_164828-Meeting Recording 1

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elia abbondanza

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interpretazione claudette colbert

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Claudette Colbert's masterful performance in the film portrays a young, spoiled rich girl named Ellie who has always lived a sheltered life. Through her escape and meeting with Gable, she embarks on a journey of self-discovery and learns the true values and joys of life. The character of Ellie satirizes the bourgeoisie and upper-class society, mocking their privileges. Initially unlikable, Ellie's true sweet, naive, and defenseless personality is revealed as the story progresses. Colbert's performance combines humor, irony, sweetness, and sensuality. She showcases her versatility as an actress, excelling in both comedic and dramatic roles. The film also anticipates other strong female characters in American comedies of the time. Colbert's talent extends to intense and psychologically nuanced dramatic performances as well. Viewers are recommended to watch her films "La campana del convento" and "E la vita continua". Vorrei parlare un attimo anche della magistrale interpretazione di Claudette Colbert, che riesce a traveggiare con garbo e delicatezza il personaggio della giovane ricca e viziata, giovane che ha sempre vissuto sotto una campana di vetro e che, attraverso la sua fuga e il suo incontro con Gable, riesce a intraprendere un percorso di formazione che la porterà a capire quali siano i veri valori e le vere gioie della vita. Personaggio traverso cui, tra in capra, riesce a mettere alla berlina, sapientemente, la borghesia e l'alta società statunitense, prendendo in giro buonariamente, ma allo stesso tempo anche in maniera acuta e pungente, le precedenti privilegi dei ricchi della classe benestante, classe benestante che trova nel personaggio di Ellie una perfetta rassicurazione. Ellie, di fatto, è una ragazza capricciosa e inisponente, che crede di poter risolvere ogni problema e di raggiungere ogni obiettivo con il denaro, una giovane che pensa di poter fare quello che le pare, senza mai pensare alle conseguenze dei suoi gesti e delle sue azioni, una ragazza abituata ad avere tutto e tutti sottometto ai suoi capricci e ai suoi voleri, una ragazza narcisista, altezzosa, infantile, brusca e sgarbata con chi le sta intorno. Ellie è abituata ad essere sempre al centro dell'attenzione, è abituata ad essere sempre servita e riverita, pensa che tutto le sia dovuto, pensa che tutti la debbano attendere e aspettare, un personaggio che ha sempre vissuto fuori dalla realtà, che ha sempre vissuto in un mondo dorato, che le ha però impedito di crescere e di maturare, un personaggio che non ha la minima concezione del valore del denaro, che sperpera, infatti, senza neanche rendersene conto, né di come funziona il mondo e la società che la circondano, una ragazza che non riesce a comprendere e a capire le condizioni di miseria e di degrado del periodo storico in cui vive, se non in seguito al percorso di maturazione, sia emotiva che relazionale e comportamentale, che affronterà lungo il suo viaggio, viaggio che cambierà in maniera radicale il suo atteggiamento e il suo modo di vivere e di vedere le cose. Un personaggio, nella prima parte della pellicola, di fatti quasi sgradevole sulla carta, che il caratterismo e la simpatia della protagonista riescono comunque a rendere delizioso. Un personaggio sgradevole, come dicevo, ma che mano a mano che la narrazione va avanti, rivela la sua vera personalità, quella di una ragazza dolce, tenera, ingenua e indifesa. Una caratterizzazione che, nonostante le premesse iniziali, non può che ispirare affetto e simpatia. Un personaggio che, in alcuni spunti, ricorda addirittura i due protagonisti del navigatore di Buster Keaton, nonché una delle migliori prestazioni della Colbert, che girò notoriamente il film svogliatamente, ma che riesce a regalare forse una delle sue performance più memorabili e accattivanti. Una performance in cui riesce a mescolare alla perfezione buffoneria, ironia, dolcezza e sensualità, cosa che, peraltro, lo riesce a fare benissimo anche Clark Gable. E dal punto di vista comico, è forse l'interpretazione più briosa dell'attrice, quella più dinamica e riuscita, assieme a quella in La Signora di Mezzanotte, a ritrovarsi. Quest'ultima vorrei ricordare in assoluto, una delle comedie più folli e anarchiche di Presto Stardust. L'Elli di A casa una notte, inoltre, sotto l'ispirazione, anticipa un po' anche altri personaggi femminili di sticco della comedia americana del periodo, come la tracilordica Eprin Ebbur in Scandalo a Filadelfia, o quello di Carole Lombardo in I pareggiabili gosperi del grande regista Gregory La Cava. Abbiamo appena parato delle sue doti comiche, ma vorrei ricordare che la Colbert, d'attrice completa e versatile con qual'era, è riuscita a dimostrare il suo talento anche calandosi in prove drammatiche intense, complesse e di grande sottilesa psicologica. A tal proposito consiglio ai nostri ascoltatori di recuperare la pellicola di Douglas Sirk, La campana del convento, uno dei gianti appassionati e affascinanti riusciti degli anni cinquanta, o il commovente dramma bellico E la vita continua, al giorno d'oggi davvero troppo poco ricordato. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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